Il generale Francesco Figliuolo getta fango sul lavoro dei sindaci alluvionati accusandoli di avere “più voglia di fare polemica che di rimboccarsi le maniche”. Uno sfogo, quello del commissario per l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, che si riferisce ai rimborsi dopo mesi di polemiche per la lentezza nell’erogazione dei fondi e che ha scatenato la reazione del Pd di Ravenna e del sindaco della città romagnola, Michele De Pascale. Il segretario provinciale dei dem parla di parole “sconcertanti”, mentre il primo cittadino invita Figliuolo a non vedere nelle critiche e nei suggerimenti una “lesa maestà”. Insomma, il clima attorno ai fondi per la ricostruzione nelle province più colpite si fa rovente e scoperchia il problema – più volte posto dalle opposizioni – della scelta del generale come commissario “calata” dal governo per non concedere il ruolo, come avvenuto sempre in passato, ai presidenti delle regioni coinvolte.

“Più voglia di polemica che di lavorare” – Il casus belli diventa l’ordinanza sui rimborsi: “A volte i pubblici amministratori hanno più voglia di fare polemica che di rimboccarsi le maniche”, ha attaccato Figliuolo spiegando di aver erogato poco più di 60,5 milioni dei 290 stanziati per la “somma urgenza” perché “i Comuni devono fare il loro lavoro che è semplicissimo”. Insomma, uno scaricabarile. “Il mio vuole essere uno sprone: chiedete i rimborsi che ve li diamo”, ha aggiunto. “Quando si porta un’ordinanza in registrazione alla Corte dei conti – ha detto – bisogna fare il perimetro finanziario. Se le polemiche arrivano da qualcuno che è stato insieme a noi a costruire questa ordinanza, sembra quasi uno schiaffo a chi si impegna. Il rimborso arriva a coprire la totalità del danno asseverato, dimostrato e riconosciuto, con una dinamica da 20mila euro subito, poi 40mila, poi ulteriori in funzione delle risorse”.

Lo sconcerto del Pd – Le dichiarazioni del generale-commissario non sono andate giù al segretario provinciale del Pd di Ravenna, Alessandro Barattoni: “Le trovo sconcertanti. E mi pare che sia lui che in tanti comuni ancora non si è fatto vedere che cerca uno spunto per fare polemica”, la risposta dell’esponente dem che ha quindi chiesto “grande rispetto” per il lavoro dei sindaci che “si sono dati da fare enormemente per rendicontare i danni e richiedere gli indennizzi oltre che gli stanziamenti per la messa in sicurezza del territorio”. La collaborazione degli amministratori locali, ha detto ancora Barattoni, “non è mai venuta meno ed è anche grazie al loro incessante lavoro di concerto con la Regione e la struttura commissariale se la settimana scorsa non ci siamo allagati nuovamente e le riparazioni effettuate in questi mesi hanno dimostrato un’importante capacità di tenuta”.

I dem: “Venga più spesso sul territorio” – Quindi la replica si è fatta più aspra: “Cercare dei colpevoli per dare adito alla speculazione politica fa male ai cittadini colpiti dal disastro e a tutto il nostro territorio. Venga più spesso nel territorio, incontri amministratori e cittadini guardandoli all’altezza degli occhi e non dall’alto del sorvolo di un elicottero e si accorgerà che di polemiche ne facciamo volentieri a meno, di soldi, idee e lavori no”. Ma anche su questo punto, Figliuolo non è d’accordo: “Non avere l’ufficio a Bologna non vuol dire niente: è importante stare a Roma dove si decidono le cose e oggi si lavora molto in telematico”. Si è detto “stupito” anche il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, che ha ricordato come i Comuni “stanno seguendo pedissequamente tutte le procedure, a volte eccessivamente burocratiche, per ricevere le risorse” necessarie alla ricostruzione. “Proprio per la stima che nutro nei suoi confronti, mi sento di dare al commissario Figliuolo un consiglio non richiesto – ha aggiunto – che proviene proprio dalla vita quotidiana di un sindaco: non viva le critiche e i suggerimenti come lesa maestà, ma come sprone a fare sempre meglio”.

De Pascale: “Non è semplicissimo fare il sindaco” – “Per quel riguarda i rimborsi – ha detto ancora De Pasclae – come Provincia e Comune di Ravenna abbiamo fatto la richiesta e ricevuto l’anticipo. Altri Comuni chiederanno direttamente il saldo per non dover fare inspiegabilmente le procedure due volte, ma siamo davanti ad aspetti tecnici non di sostanza. In aggiunta a questi e ancora più rilevanti, sono però i quasi 90 milioni per nuove opere stradali che abbiamo richiesto come enti locali della provincia di Ravenna. Opere essenziali per garantire la sicurezza soprattutto in collina”. Tutto questo – ha ricordato – mentre migliaia di famiglie e imprese attendono ancora con ansia e preoccupazione gli indennizzi promessi: “Senza voler alimentare ulteriori polemiche, non riesco però proprio a capire come Figliuolo possa definire ‘semplicissimo’ il lavoro del sindaco di un comune alluvionato. Penso soprattutto a molti colleghi di piccoli Comuni di pianura o di collina”.

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