“Ogni notte pensi che sia la peggiore, ma poi arriva quella dopo, e quella dopo ancora… e credi che una bomba ti ucciderà da un momento all’altro”. La coordinatrice di Oxfam, Fidaa, si trova nel sud della Striscia di Gaza, dopo aver abbandonato la propria casa in seguito all’ordine di evacuazione dell’esercito israeliano. In questo audio spiega come anche nella zona meridionale la popolazione non si senta al sicuro. “La notte le esplosioni illuminano il cielo, è come un sole che sorge nel cuore della notte“. Ogni volta che c’è un black out e si interrompono le comunicazioni si scatena il panico. “Senti la guerra intorno a te ma non sai dove sono i bombardamenti, chi è ferito e chi è sopravvissuto. Puoi solo aspettare e sperare che la tua famiglia e i tuoi amici siano ancora vivi”

Il racconto di Fidaa fa parte di una serie di testimonianze giornaliere degli operatori e dei manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare. L’obiettivo è avere giorno per giorno un racconto in prima persona da parte dei civili a Gaza, coloro che in questo momento stanno pagando il prezzo più alto del conflitto

LA PETIZIONE – Nessuna risposta umanitaria significativa potrà esserci senza un immediato cessate il fuoco.
Per questo Oxfam ha lanciato un appello urgente al Governo italiano e ai leader europei a cui si può aderire su: https://www.oxfamitalia.org/petizione-gaza/

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