Mi auguro che stavolta la commissione parta veramente e che non ci siano altri slittamenti. Le famiglie aspettano questo da tempo, perché è davvero importante per noi. Io non so a cosa porteranno i lavori di questa Commissione visto che sono passati più di 40 anni, però, non devono toglierci almeno questa speranza. Non possono lasciare in sospeso queste vicende”. È l’auspicio espresso ai microfoni della trasmissione La storia oscura, su Radio Cusano Campus, da Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella, la figlia quindicenne di un barista in zona Termini scomparsa il 7 maggio 1983, un mese e mezzo prima di Emanuela Orlandi.
Oggi pomeriggio alle 16.00 è stato calendarizzato il voto dell’assemblea del Senato sulla proposta di legge del M5s sull’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori. L’iter parlamentare, come è noto, non ha subito intoppi alla Camera, ma al Senato è stato rallentato da dubbi e indecisioni di alcuni senatori di Fratelli d’Italia.


Maria Antonietta Gregori aggiunge: “Per quanto riguarda Mirella, invito deputati e senatori ad avviare le indagini partendo proprio dall’inizio, perché secondo noi le prime indagini sono state poche e fatte male. Bisognerebbe riascoltare tutti gli amici di Mirella e soprattutto le persone che l’hanno vista per l’ultima volta. Noi siamo sempre a disposizione, lo abbiamo sempre detto e spero che lo facciano anche le altre persone che verranno interpellate. Non credo affatto – continua – che il caso di Mirella sia penalizzato rispetto a quello di Emanuela, perché le due vicende non viaggiano insieme e quindi comportano due distinte indagini, altrimenti questa commissione sarebbe inutile. Peraltro Mirella è scomparsa prima di Emanuela e quindi ci interessano i 45 giorni prima della sparizione di Emanuela”.

La sorella di Mirella Gregori sottolinea: ” Mi auguro che anche la Procura di Roma riapra a breve le indagini su Mirella, così come è stato già fatto per Emanuela. Con il nostro avvocato Nicodemo Gentile, presidente di Penelope Italia, stiamo lavorando proprio su questo: cercare di prendere i punti salienti e far riaprire alla procura di Roma anche il caso di Mirella”.
Ed esprime un auspicio finale: “Mi auguro che Papa Francesco, come ha fatto per Emanuela Orlandi, chieda una preghiera anche per Mirella. Penso che in certi casi dove c’è tanto dolore in una famiglia, una parola dal Santo Padre possa aiutare ad alleviare la sofferenza”.

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