La storica partenza in Italia e un inedito arrivo a Nizza, lontano dagli Champs-Élysées di Parigi. Capo e coda del Tour 2024, presentato oggi nella capitale francese. Un percorso che prevede tante salite con Galibier alla quarta tappa e Tourmalet il 13 luglio, la novità dello sterrato nella tappa numero 9, la Troyes-Troyes, e una cronometro al posto della consueta passerella finale. L’edizione numero 111 partirà da Firenze il 29 giugno: è la prima volta nella storia che la Grand Boucle prenderà il via dall’Italia. Le tre tappe iniziali toccheranno Toscana-Emilia Romagna e Piemonte: la Firenze-Rimini di 206 km, la seconda frazione di 200 km che partirà da Cesenatico, città di Marco Pantani, per arrivare a Bologna affrontando per due volte la salita di San Luca, infine la Piacenza-Torino di 229 km. Si passerà dai luoghi di Fausto Coppi, con un arrivo che, sulla carta, sarà per i velocisti. Ci sarà Italia anche nella tappa numero 4 che partirà da Pinerolo per arrivare a Valloire. Passando appunto dal Galibier, dove sono attesi i primi fuochi d’artificio.

Rientrata in Francia, la corsa attraverserà il Paese con tre tappe da cerchiare in rosso: la nona, la TroyesTroyes, in cui ci saranno 14 settori di sterrato, la 14esima con la scalata del Tourmalet e la 15esima del 14 luglio quando si arriverà a Plateau de Beille. Finale da brividi con due arrivi in salita e la crono di Nizza. Niente brindisi in corsa e nessuna passerella sugli Champs-Élysées, dunque, anche perché Parigi sarà impegnata per le Olimpiadi.

“La ‘Grand Depart’ è un sogno che si avvera, un avvenimento storico per l’Italia” ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo alla presentazione del Tour. Il legame tra il Tour e l’Italia si rinnova nel centenario della prima vittoria italiana. Era il 1924 e Ottavio Bottecchia dominò la corsa portando la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa. Poi i ricordi di Coppi, di Gino Bartali e di Pantani, arrivando a Vincenzo Nibali, l’ultimo a trionfare in maglia gialla. Per il sindaco di Firenze, Dario Nardella, sarà “uno spettacolo sportivo meraviglioso, al quale la nostra città avrà l’onore di dare il via da protagonista”. “Il Tour de France è un’occasione straordinaria di visibilità per la Regione Piemonte e anche un volano di ricadute economiche per tutto il territorio”, ha sottolineato anche il governatore Alberto Cirio.

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