È stata confermata in secondo grado la condanna – con pena però leggermente ridotta – per Federico Pesci, il commerciante parmigiano accusato di violenza sessuale e lesioni ai danni di una giovane che all’epoca dei fatti aveva 21 anni. La Corte di Appello di Bologna ha inflitto nei confronti di Pesci la pena di 7 anni e dieci mesi, concedendo le attenuanti generiche. In primo grado, a Parma, era stato condannato a 8 anni e sei mesi. In aula la Procura generale è stata rappresentata dal sostituto pg Stefano Orsi, mentre Pesci è difeso dall’avvocato Fabio Anselmo.

I fatti risalgono al 2018. Secondo quanto ricostruito nel corso dell’indagine, condotte dalla Squadra Mobile guidata all’epoca dal vice questore Cosimo Romano, in concorso con il pusher nigeriano Wilson Ndu Aniyem, arrivato in casa per rifornire l’imprenditore di cocaina, Pesci – secondo l’accusa – abusò della giovane per diverse ore. La donna, una volta terminati i presunti abusi, riuscì a prendere un taxi e a far ritorno a casa.

Ma i segni sul corpo e le difficoltà a mangiare indussero la madre a portarla in ospedale. La vittima ebbe una prognosi di 45 giorni, mentre i due vennero arrestati. Per Aniyem Wilson Ndu, accusato anche di aver venduto le sostanze stupefacenti, la Corte d’Appello di Bologna aveva invece confermato la condanna a 5 anni e otto mesi, la stessa che aveva stabilito il giudice per l’udienza preliminare durante il processo di primo grado celebrato con rito abbreviato.

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