“Ieri ho sentito l’ambasciatrice palestinese perché è l’autorità vera che rappresenta i palestinesi, non certo i terroristi di Hamas. Il messaggio è stato chiaro: sconfiggere Hamas non può significare punire collettivamente tutta la popolazione di Gaza. Al contempo abbiamo sentito i nostri alleati del Partito Laburista israeliano ma la call è saltata in quel momento perché c’è stato un altro allarme per i razzi”. Sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein, intervenuta questa mattina nella trasmissione Non stop news, su Rtl 102.5.

La parlamentare dem ha sottolineato: “La situazione in Medioriente è drammatica e preoccupante, noi sin dall’inizio abbiamo fermamente condannato gli attacchi terroristici di Hamas che hanno colpito Israele e immediatamente dopo abbiamo chiesto di fermare l’escalation del conflitto. Ospedali e scuole – ha proseguito – non si toccano neanche in contesti di guerra. Ieri in Aula abbiamo chiesto al ministro Tajani di adoperarsi per garantire dei corridoi umanitari e delle zone sicure dove la popolazione di Gaza possa sentirsi al riparo. La popolazione palestinese ha già sofferto tantissimo prima dello scoppio di questo conflitto”.

E ha aggiunto: “La situazione è veramente drammatica, il Pd utilizza tutti i canali internazionali per dare il suo contributo diplomatico al fine di fermare il conflitto e l’escalation in Medioriente. Non possiamo vedere altre vittime civili, bisogna riprendere il processo di pace puntando alla soluzione politica dei due popoli e dei due Stati. Sia israeliani e palestinesi hanno diritto di vivere in sicurezza. In questo senso, apprezziamo che Tajani abbia detto che l’impegno del governo vada in questa direzione“.

Schlein ha espresso gradimento anche per le dichiarazioni del presidente degli Usa: “Le parole di Biden sono importanti perché sono un invito alla prudenza. Penso che in democrazia ci sia un confine tra giustizia e vendetta. È necessario fare ogni possibile sforzo diplomatico per dialogare coi paesi arabi e isolare Hamas, isolarla nel mondo palestinese ma anche nel modo arabo, al fine di evitare che il conflitto possa estendersi ulteriormente”.

E quando uno dei conduttori le ha chiesto se è preoccupata per le manifestazioni pro Palestina e per chi non si dissocia da Hamas, la leader del Pd ha obiettato: “Sono due questioni diverse. Non è accettabile inneggiare agli attentati terroristici di Hamas ma la causa palestinese è un’altra cosa: il popolo palestinese ha il diritto di esistere e di vedersi riconosciuto uno Stato. C’è stato un colpevole abbandono della causa palestinese e del processo di pace in Medioriente da parte della comunità internazionale. Sono due cose ben distinte”.

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