“Mio caro amico, Burt Young, sei stato un uomo e un artista incredibile, mancherai molto a me e al mondo intero…Rip”. È stato Sylvester Stallone su Instagram a dare l’addio per primo a suo “cognato” Paulie, pittoresco personaggio del film Rocky. Young aveva 83 anni e aveva interpretato Paulie, fratello di Adriana (Talia Shire), moglie del pugile Rocky Balboa, sei volte ricevendo una nomination all’Oscar come attore non protagonista. Burt Young, pseudonimo di Gerald ‘Jerry’ Tommaso DeLouise, è morto a Los Angeles l’8 ottobre, come ha dichiarato al New York Times la figlia Anne Morea Steingieser.
Young era nato nei Queens, figlio di italoamericani, aveva studiato recitazione all’Actors Studio con Lee Strasberg. Nel cinema esordisce in piccole parti nel 1970 adottando il nome d’arte Burt – dall’attore Burt Lancaster – Young – dal cantante Neil Young, ma è nel 1974 ad avere un ruolo più incisivo in Chinatown di Polanski, poi appunto in Rocky di John Avildsen. Utilizzato spesso in ruoli da italoamericano, lavorerà con Peckinpah e Aldrich, ma anche in film italiani di genere come Amytville possession di Damiano Damiani e nella parte di Joe in C’era una volta in America di Sergio Leone. Nel 1991 divide i primi piani con Fabrizio Bentivoglio in Americano rosso di D’Alatri e per diversi anni collaborerà in diverse produzioni italiane. Dopo altre piccole parti in film hollywoodiani è di nuovo al lavoro a metà anni duemila con registi italiani come Pupi Avati ne Il nascondiglio e Renzo Martinelli con Carnera. Decine le partecipazione a telefilm e serie da Baretta a Law & Order.
