L’allarme è rientrato: il 20enne Emil Roback, giovane calciatore di proprietà del Milan, è improvvisamente riapparso agli allenamenti dopo 14 giorni in cui aveva fatto perdere le sue tracce. L’attaccante era stato mandato dal club rossonero a giocare in prestito all’Ifk Norrköping, in Svezia. Da due settimane però, Roback era scomparso nel nulla: non si era più presentato al campo di allenamento, non aveva più risposto al telefono, non aveva lasciato nessun avviso. Nemmeno la famiglia aveva più sue notizie. Fino ad oggi, quando – lo riporta la Gazzetta dello Sport – è tornato ad allenarsi con i compagni.

A denunciare la situazione era stato il direttore sportivo del club svedese, Tony Martinsson, che aveva lanciato vari appelli: “È preoccupante che non riusciamo a contattarlo, ma non so cos’altro possiamo fare. Non ho rinunciato alla speranza che ritorni, ma è difficile capire se non lo vediamo da 14 giorni”, aveva detto al quotidiano Norrköping Tidningar: “Voglio che venga qui, così da trovare trovare una soluzione che funzioni per tutti”, aveva aggiunto Martinsson. Anche il Milan si era messo in contatto con il ds svedese, per contribuire alle ricerche del giocatore e ricevere costanti aggiornamenti.

Roback è nato proprio Norrköping. Poi nel 2020, quando giocava nell’Hammarby, è stato notato dal Milan che ha deciso ad agosto di quell’anno di portarlo in rossonero, spendendo ben 2 milioni di euro. Due stagioni con la primavera rossonero, non soddisfacenti come nelle previsioni, poi un primo prestito ai danesi del Nordsjaelland. A gennaio 2023 era stato rimandato a Milano e solo a marzo i rossoneri sono riusciti a trovargli una nuova sistemazione, decidendo di farlo tornare nel club della sua città natale. Con il Milan ha un contratto fino al 2025.

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