Poche donne impiegate nel settore trasporti e ambienti di lavoro sede di pregiudizi e discriminazioni. Sono alcune delle tematiche affrontate dal questionario rivolto alle donne lavoratrici nel settore trasporti in Lombardia lanciato dal sindacato Filt-Cgil Milano e Lombardia, insieme a Cgil Milano e Lombardia. Un’indagine anonima intitolata “Dillo alla Filt!” per tutte le donne che lavorano nel settore trasporti per indagare le condizioni di lavoro e le problematiche riscontrate dalle lavoratrici, con l’obiettivo di “ripensare il ruolo delle lavoratrici nei posti di lavoro” con “un miglioramento per chi è dentro e maggiore attrattività per chi è fuori”, come spiegato dal segretario generale della Filt-Cgil Lombardia, Angelo Piccirillo, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto.

Secondo il rapporto 2022 di Regione Lombardia sull’occupazione femminile, nel settore terziario, che comprende i trasporti, la presenza femminile è del 52,5%, ma il divario salariale tra uomini e donne stando agli ultimi dati disponibili del 2021 è rimasto al 15%. In generale la presenza femminile nei trasporti è molto bassa. In Atm, azienda del trasporto locale milanese, solo il 9,5% dei dipendenti è donna. Non va meglio in Autoguidovie, che conta il 5% delle donne impiegate. Bassi anche i dati in Sea, la società che gestisce gli aeroporti lombardi, e in Airport Handling, così come in Trenord e Gruppo Fs.

Particolarmente scarsa è poi la presenza femminile nelle aziende di logistica impegnate in mansioni legate alla filiera. Una su tutte Amazon, dove le donne sono il 4,2% del totale delle 27 aziende sul territorio lombardo. Ai numeri si aggiunge un contesto lavorativo che, per le poche donne che sono inserite nel settore, presenta ostacoli di genere di diversa natura, dall’assenza di strutture sanitarie adeguate per le esigenze femminili, fino alle molestie sul posto di lavoro, passando per discriminazioni e stereotipi che escludono le donne dalle mansioni manuali.

“L’ambiente che circonda queste lavoratrici è saturo di machismo”, ha detto a proposito il segretario generale Filt-Cgil Milano, Emanuele Baroselli. “Alla guida dei furgoni – ha aggiunto – le aziende preferiscono gli uomini, in una visione stereotipata”. L’indagine basata sul questionario affronta la tematica sotto diversi profili: settore lavorativo, dati occupazionali, condizioni lavorative, salute e sicurezza, area della rappresentanza e contrattazione e area socio-anagrafica. Il questionario è disponibile a questo link fino a marzo 2024, quando verranno illustrati i risultati insieme alle proposte negoziali del sindacato.

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