“Abbiamo 12mila pazienti malati di cancro a Gaza. Il 70% di loro, di norma, deve uscire dalla città per reperire le proprie medicine. Cosa succederà a questi 12mila pazienti? Se non lo farà il cancro, sarà la guerra a ucciderli”. A parlare è Eman Shana, General Director of Aid and Hope e partner di Oxfam a Gaza dopo l’escalation tra Israele e il popolo palestinese. “Questi pazienti pensavano di essere dei combattenti, pensavano di guarire dal cancro una volta terminata la terapia, ma ora, dopo che sono stati chiusi tutti i confini, cosa accadrà? La tutela della salute è un diritto fondamentale, reperire le medicine è il più importante tra i diritti”.

A Gaza è catastrofe umanitaria, gli aiuti di Oxfam.

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Israele, il ministro Sa’ar: “Gaza sarà più piccola alla fine della guerra. Chiunque ci attacchi deve perdere territorio”

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