Un minuto dopo aver lasciato Italia viva si accorgono che il partito di Matteo Renzi ha problemi di democrazia interna. Peggio: che sui social ci sono una serie di profili pronti a insultare chi non la pensa come il senatore di Scandicci. Situazioni fastidiose di cui Elena Bonetti ed Ettore Rosato si sono resi conto soltanto adesso che hanno lasciato Italia viva. E come per magia si sono accorti di provenire da un partito che punisce chi dissente.

Lo ha sostenuto, per esempio, Rosato che nei giorni scorsi è stato espulso dall’ex presidente del consiglio. “Ora è chiaro a tutti, Renzi caccia chi non è d’accordo con lui”, si era subito sfogato l’ex fedelissimo. Parole sorprendenti per un politico con una carriera da pretoriano: ha difeso la scelta di Renzi di lasciare il Pd, ha difeso la scelta di Renzi di far cadere il governo Conte e poi di far nascere il governo Draghi, ha difeso la scelta di Renzi di unirsi a Calenda. Ora che si sente scaricato, ecco il passaggio da guardaspalle a pubblico accusatore. Quasi la stessa parabola Bonetti, che ha lasciato pure lei i renziani per Azione nei primi giorni di settembre. E che ora si accorge come Italia viva abbia “un problema col dissenso” e che chi va via viene “bastonato” sui social.

L’ex ministra si è rivolta a Renzi su X, cioè l’ex twitter, postando un video in cui l’ex segretario del Pd dice: “Chi ha voglia di farsi spazio lo faccia, ma se sei nato comparsa non è che diventi attore protagonista solo chiedendo agli altri di andarsene”. Un attacco evidente a lei e a Rosato. “Caro Matteo, arrivati a questo punto, dopo il tuo ultimo intervento pubblico, anche io penso che sia arrivato il momento di dire le cose con grande franchezza”, scrive Bonetti. Che poi si sfoga: “Da quando ho fatto la scelta di lasciare Italia Viva i miei social sono costantemente invasi di insulti volgari, violenti e sessisti dei tuoi sostenitori e finora nei tuoi discorsi non ti ho sentito spendere una sola parola di presa di distanza da questo odio social. In questo clima hai preferito invece parlare dei tuoi ex colleghi come persone ‘nate comparse’. L’idea che siano tutti comparse tranne te è il problema grande che ha la comunità di Italia Viva con la libertà di pensiero. Se c’è qualcosa che proprio tutti hanno capito in questo mese è il problema di IV col dissenso: chi dissente e se ne va viene insultato e regolarmente attaccato a mezzo social, chi dissente e prova a rimanere lo espelli con una conferenza stampa”. Il post dell’ex ministra ritorna sull’addio a Italia viva: ” Le nostre strade si sono separate quando IV ha smesso di essere un partito riformista e antipopulista e ha iniziato a fare del bullismo e del linguaggio populista la sua cifra quotidiana. Le strade si sono separate sulle idee e sul metodo. Sulle idee, di’ cosa vuoi fare. Ma il metodo lo si vede chiaramente sui miei social“.

A confermare il metodo è subito arrivato Francesco Bonifazi, prontissimo a difendere il capo. “Cara Elena, ieri Matteo ha parlato davanti a 800 persone di geopolitica, di sogni, di futuro. Tu posti un piccolo spezzone in cui ti senti chiamata in ballo: a casa mia si chiama coda di paglia“, dice l’ex tesoriere del Pd. Che poi alza il tiro contro Bonetti: “Eri una professoressa associata di matematica a Pavia: senza un voto grazie a Renzi hai fatto la ministra e la deputata. Hai chiesto di fare un congresso e sei scappata: adesso, come tanti, cerchi visibilità aggredendo personalmente Matteo. Non sei la prima, non sei l’ultima”. E ancora il fedelissimo di Renzi aggiunge: “Da quando te ne sei andata perché andavi poco in tv nessuno ti chiama se non per parlare male di Matteo: fai pure, non ci stupisci. Ma nessuno di noi cade nel tuo gioco: non ti abbiamo mai insultato e non inizieremo a farlo”. E pensare che tutti i personaggi di questa lite micidiale si contendono la leadership dei moderati.

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