Sono stati arrestati il nonno e la zia delle due sorelle sfregiate con l’acido nella notte fra il 20 e il 30 maggio 2022 nel quartiere Sanità di Napoli. Il 63enne e sua figlia di 46 anni sono gravemente indiziati per atti persecutori nei confronti delle nipoti, che all’epoca dei fatti avevano rispettivamente 17 e 23 anni. Sono stati messi ai domiciliari con braccialetto elettronico. Le due sorelle – sostiene l’accusa dopo un anno e mezzo di indagini- erano state vittime di un’aggressione architettata dalla famiglia: accerchiate in corso Amedeo di Savoia da diversi motorini, è stato loro lanciato addosso del liquido corrosivo usato per sturare i lavandini.

Secondo quanto emerge dall’inchiesta, l’aggressione è seguita a tensioni familiari in corso da molto tempo tra le zie e le ragazze. Il gip di Napoli su richiesta della sezione “fasce deboli” della Procura ha anche notificato il divieto di avvicinamento e di comunicazione con le giovani a una seconda zia, presumibilmente la stessa giovane 19enne che inizialmente si presentò in Questura per fornire la propria versione dei fatti sull’aggressione.

La 46enne era già stata arrestata dalla squadra mobile di Napoli dopo i fatti con l’accusa di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”. Il reato era stato contestato in concorso e la donna rilasciata. Si trova già sotto processo per le lesioni permanenti inflitte alle nipoti con l’acido. Le nuove misure cautelari predisposte si sono tuttavia rese necessarie per episodi successivi all’aggressione. In fase di indagine è emerso che le persecuzioni nei confronti delle due sorelle sono infatti proseguite anche dopo i primi arresti con video intimidatori e offese sui social come Tik Tok, aggressioni verbali e il documentato licenziamento di una delle vittime dopo le minacce del nonno al datore di lavoro. Tra le parole pronunciate dal nonno contro le ragazze, l’intenzione di farle “andare via dalla Sanità”, perché hanno “fatto arrestare mia figlia”.

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