Non eccezionale ma buona l’adesione al collocamento del Btp Valore, in vendita da questa mattina e fino al prossimo 6 ottobre salvo chiusura anticipata. La prima giornata si chiude con richieste per un controvalore di 4,76 miliardi di euro e 162mila contratti. Il bond con scadenza quinquennale al 2028 è riservato ai piccoli risparmiatori e, per la prima volta prevede il pagamento di cedole ogni tre mesi invece che annualmente. Gli interessi corrisposti vengono calcolati in base a tassi prefissati e crescenti nel tempo. Nei primi tre anni il minimo garantito è del 4,1%, nel quarto e quinto anno sale al 4,5%. Per chi mantiene il Btp fino a scadenza è previsto un “premio fedeltà” finale pari allo 0,5% del capitale investito. Il tasso è relativamente elevato e potrebbe risultare particolarmente favorevole se nei prossimi anni l’inflazione dovesse effettivamente diminuire come da previsioni.

L’investimento minimo è di mille euro, un taglio modesto per agevolare i piccoli risparmiatori, mentre non è prevista alcuna soglia massima. Il titolo è facile da sottoscrivere: potrà infatti essere acquistato dal risparmiatore attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, oppure rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente e il conto deposito titoli. Prevista la consueta tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione su cedole e premio fedeltà. I sottoscrittori, inoltre, potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato. Il capitale sottoscritto è garantito a scadenza. L’emissione dello scorso giugno aveva raccolto in tutto 18 miliardi, in quell’occasione il Btp aveva una durata di 4 anni.

“L’eccesso di depositi italiani nei conti bancari nazionali che ancora si registra dovrebbe giocare un ruolo importante nell’offrire un notevole supporto all’emissione di Btp retail attualmente in collocamento”, ha detto John Taylor, co-gestore dell’Ab European Income fund di AllianceBernstein. “Questa positività potrebbe poi riflettersi sui mercati pubblici, con una minore offerta da assorbire da parte degli investitori istituzionali, proprio come è già accaduto all’inizio dell’anno, quando l’emissione lanciata a marzo ha attirato quasi 20 miliardi di investimenti”, aggiunge l’esperto.

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