Il Ponte sullo Stretto? “Il Sì o No non è compito nostro. La decisione spetta al Governo. Detto questo, esisteva un progetto vecchio realizzato sulla base di una gara del 2004 che è partito da un costo di oltre 4 miliardi di euro, che poi è raddoppiato a 8 miliardi nel 2011” e per il quale le stime oggi parlano di circa 13 miliardi di euro. A parlare è il presidente dell’Anac Giuseppe Busia, intervenuto al Festival Restart organizzato a Roma dall’associazione antimafie daSud.

“All’epoca, il governo Monti al di là delle valutazioni ambientali, ritenne di non fare il ponte perché non conveniente. Noi, oggi, avevamo suggerito di fare una gara. Invece, il governo ha ritenuto, con decreto, di dire che quel progetto vecchio di oltre dieci anni è il migliore in assoluto”, ha continuato il presidente dell’Anticorruzione. Busia ha ulteriormente precisato che “laddove il governo voglia realizzare il ponte, per usare bene i contratti, fare la gara è lo strumento più sano”.

Alla fine dell’incontro, rispondendo a una sollecitazione del pubblico, Busia ha aggiunto che la decisione di non fare una gara “non l’ha assunta un funzionario pubblico ma un governo con un decreto convertito poi dal Parlamento in legge dello Stato. Non siamo di fronte a una violazione di una legge, ma a una legge che ha fatto un gran regalo a un’impresa privata“.

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