Inquinavano i torrenti Mela e Patrì, nel Messinese, sversandoci rifiuti anche pericolosi. Così sono stati iscritti nel registro degli indagati, dopo le indagini svolte dai Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, 66 persone tra titolari di imprese e residenti della zona, oltre a eseguire anche una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali nei confronti del titolare di un’azienda per la durata di un anno. I militari dell’Arma hanno anche posto sotto sequestro 14 camion appartenenti a diverse ditte che si presume siano i mezzi usati per gli sversamenti illegali. Un sequestro dal valore complessivo di oltre un milione di euro.

La Procura locale accusa gli indagati a vario titolo di realizzazione di discarica abusiva, combustione illecita di rifiuti e abbandono di rifiuti. Per gli investigatori dell’Arma, da maggio a novembre 2022 sono stati sversati in più punti nel greto dei torrenti Mela e Patrì rifiuti che hanno ridotto i corsi d’acqua, sottoposti a vincolo paesaggistico, a una discarica abusiva e facendone oggetto di una “selvaggia aggressione ambientale”.

Articolo Precedente

Fdi toglie i vincoli ai tagli boschivi con un emendamento. L’accusa: “Regalo alla filiera del legno”. Bonelli: “Golpe contro la natura”

next
Articolo Successivo

Ecco i Medicane (Mediterranean Hurricane): minacciano milioni di persone, come in Libia

next