I sondaggi lo danno in vantaggio, anche se con margini oscillanti da meno di un punto a sei e mezzo. L’ex premier sovranista Robert Fico, leader del partito socialdemocratico Smer, è dato per vincitore alle parlamentari anticipate di sabato 30 settembre. Contrario alle sanzioni a Mosca, all’adesione di Kiev alla Nato e a ulteriori finanziamenti della guerra in Ucraina, la sua elezione avvicinerebbe Bratislava alle posizioni di Orban rispetto alla Russia, e potrebbe allontanarla dai valori dell’Unione Europea. Era già stato premier della Slovacchia dal 2006 al 2010 e dal 2012 al 2018, quando si era dimesso tre settimane dopo l’uccisione di Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova, giornalista che stava lavorando a un’inchiesta sui legami della ‘ndrangheta con personalità vicine a lui.

Guardando ai sondaggi, al secondo posto dovrebbe piazzarsi il partito liberale e filo-Ue “Slovacchia progressista” (Ps) dell’eurodeputato Michal Simecka e un’altra formazione dei socialdemocratici populisti Hlas-Sd (Voce) dell’ex premier Peter Pellegrini, che la aveva fondata nel 2020 dopo aver lasciato Smer-Sd. Il margine maggiore in favore di Fico viene rilevato da un sondaggio dell’agenzia Sanep per la tv Ta3: allo Smer-Sd andrebbe il 22,6%, mentre al Ps solo il 16,1% e un 15,3% allo Hlas. Una rilevazione Ipsos per il quotidiano DennikN attribuisce allo Smer-Sd il 20,6% e 19,8% alla Ps (sempre terzo, con l’11,0% la Hlas). Già ieri sera l’agenzia Focus, di nuovo per il sito DennikN, aveva attribuito il 18,0% allo Smer-Sd, il 16,6% alla Ps e il 13,7% allo Hlas-Sd.

Il caso Kuciak – Il giornalista, 27 anni, e la sua fidanzata sono trovati senza vita il 25 febbraio nella loro casa vicino Bratislava, uccisi a colpi di arma da fuoco. Kuciak stava realizzando un’inchiesta, pubblicata poi postuma incompleta, sulle relazioni fra imprenditori italiani sospettati di essere legati alla ‘ndrangheta e uomini politici slovacchi. La vicenda aveva dato il via a proteste in Slovacchia e altri Paesi, da Praga a Berlino: in particolare a Bratislava 40mila persone erano scese in strada nella più grande protesta dalla rivoluzione di velluto che nel 1989 rovesciò il regime comunista cecoslovacco.

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