Lo scoppio del conflitto in Ucraina, oltre alle mire espansionistiche di Mosca e alla volontà del blocco Mosca-Pechino di riorganizzare l’ordine mondiale in funzione multipolare, ha anche evidenziato per l’ultima volta la debolezza dell’Europa. La lettura di Romano Prodi, intervenuto al Festival Francescano a Bologna, sul ruolo svolto da Bruxelles, ma anche dalle Nazioni Unite, dopo l’invasione ordinata da Vladimir Putin è severa proprio nei confronti dei Paesi del Vecchio Continente: “L’Europa è l’unico pane buono che abbiamo, ma è un pane mezzo cotto che non mangiamo tutti assieme. Lo dobbiamo cuocere del tutto. O ci mettiamo assieme davvero o contiamo solo per le piccole cose“. Per Prodi è infatti “grave che non ci sia stata una mediazione europea”.

L’Unione paga quindi la sua frattura interna e l’incapacità decisionale anche su temi che dovrebbero vederla unita, come successo in sede di Consiglio Ue prima con le contrattazioni per i fondi del Next Generation Eu, in piena pandemia, e oggi, di nuovo, con la questione migranti. E questo la rende un’entità percepita come debole e poco affidabile anche al di fuori dei suoi confini, impedendole addirittura di portare avanti un’azione diplomatica volta alla pacificazione nel contesto di un conflitto che si combatte alle sue porte.

Situazione analoga, anche se con altre caratteristiche, a quella dell’Onu, sostiene Prodi: un errore altrettanto grave, dice, “che non ci sia stata una mediazione delle Nazioni Unite. Abbiamo ridotto le Nazioni Unite a niente. Se le strutture internazionali non le facciamo funzionare, dove va a finire il mondo?”.

Per come si è evoluto il conflitto in questo anno e mezzo, l’ex presidente del Consiglio è convinto che nessuna posizione è possibile senza un’opera di mediazione tra Stati Uniti e Cina: “La guerra in Ucraina è la cosa che ci preme di più e ancora non vediamo una soluzione – conclude – Ci sono stati nelle ultime settimane dei colloqui tra cinesi e americani e in qualche modo non dico che diano prospettive, ma qualche piccola speranza la aprono. La guerra si decide solo se si mettono d’accordo americani e cinesi, il resto non basta assolutamente”.

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