Di fronte a una realtà che appare confusa, ci vuole una bussola con cui orientarsi. E forse un punto di appoggio diventa proprio la ricerca del “noi”. “Nel mio libro Star bene insieme a scuola evidenzio che la nuova generazione desidera sentirsi bene nella dimensione del ‘noi’ oltre che dell’’io’”, sottolinea Francescato. “Che è indice di un forte bisogno di amicizia. In altre parole, nella ricerca di un ruolo professionale, questi ragazzi esprimono l’idea che non si vive solo per lavorare. Essi dicono che l’identità personale non si sviluppa e costruisce solo in una professione, ma anche in altri ambiti, come l’amore per la Terra, gli animali, lo spazio libero di condivisione con gli altri. Ovviamente non tutti i giovani di questa generazione la pensano così, si parla di piccoli gruppi di tendenza da cui di fatto, è questa la speranza, si possano sviluppare grandi e positivi cambiamenti”.

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“I ragazzi della Gen Z vogliono lavori senza stress, senza grandi responsabilità e che lascino loro molto tempo libero”: la ricerca di Bloomberg

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