Un palestinese è rimasto ucciso e un altro ferito negli scontri con l’esercito israeliano nel campo profughi di Nur Shams, vicino a Tulkarem, in Cisgiordania. A riferirlo è l’agenzia Wafa che, citando fonti dell’ospedale locale, ha identificato l’uomo in Ayed Samih Abu Harb (21 anni). Il giovane sarebbe stato ucciso da una serie di “proiettili alla testa”. All’interno del proprio comunicato, l’agenzia ha anche aggiunto che “le forze dell’esercito di occupazione hanno preso d’assalto il campo di Nur Shams e il quartiere di Al-Mahjar all’alba, facendo irruzione nelle case di un certo numero di cittadini e schierando i loro cecchini sui tetti”.

Un portavoce militare israeliano ha affermato in risposta che quella condotta a Tulkarem è stata un’operazione “anti-terrorismo” dell’esercito israeliano, che aveva come obiettivo principale l’ispezione di un edificio che fungeva da “quartier generale” per i miliziani jihadisti della zona, dove all’interno sarebbe stati ritrovati degli ordigni. Nell’ingresso a Nur Shams inoltre, è stata utilizzata una ruspa militare che ha provveduto a raschiare l’asfalto per accertarsi che sotto ad esso non fossero stati nascosti ordigni, di cui uno realmente esploso. Nel corso del blitz c’è stato anche “uno scontro a fuoco con persone sospette e alcune sono state colpite”.

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