Le tre foto circolano dal 30 agosto sui canali Telegram e sui social. Sono tre scatti che ritraggono un drone precipitato in un campo e alcuni dettagli dell’aeromobile a pilotaggio remoto: un adesivo del Gruppo Wagner e una frase in italiano scritta sulla fusoliera. Nel testo che accompagna le immagini viene detto che si trattava di un drone abbattuto nella regione russa di Oryol.

Oltre allo stemma della Compagnia militare privata fondata da Evgenij Prigozhin (morto nel misterioso schianto del suo jet) c’è un altro aspetto che, soprattutto per gli italiani, ha del sorprendente. Sulla fusoliera del drone campeggia la scritta con un pennarello “Meno male che Silvio non c’è“, testo parafrasato del famosissimo brano scritto da Andrea Vantini nel 2008 per il leader di Forza Italia. Un chiaro riferimento alla morte dell’ex presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, storicamente legato da una lunga amicizia con il capo del Cremlino Vladimir Putin.

Difficile risalire all’origine degli scatti – rilanciati in Italia dalla pagina Instagram Welcome To favelas – e alla loro veridicità. Il 31 agosto, però, è lo stesso Gruppo Wagner a postare quelle foto nel suo profilo ufficiale di Telegram, per accusare Kiev di “provocazione” per aver utilizzato un adesivo con un loro stemma nel drone impegnato in un attacco all’interno del territorio russo. “Le forze armate ucraine – si legge – stanno ancora una volta cercando di organizzare una provocazione. Sul drone caduto ieri mattina nella regione di Oryol – prosegue il messaggio – è stato trovato un adesivo della ‘Wagner’. Chiunque sia stato si è fatto dei nemici…”. E anche questa volta, tra le foto allegate al messaggio c’è la frase scritta sul drone in italiano. Che sia anche una provocazione contro il defunto leader di Forza Italia, più volte criticato da Zelensky per le sue posizioni sulla guerra ritenute filorusse?

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