La raccolta firme lanciata dalle opposizioni a sostegno di un salario minimo di almeno 9 euro lordi all’ora è arrivata a “350mila sottoscrizioni: sarà un ulteriore strumento di ‘pressione’ sul governo”. A dirlo è la deputata del M5S Chiara Appendino, che in un’intervista a Fanpage ricorda: “Il Cnel è già stato audito in commissione Lavoro alla Camera e la posizione di contrarietà del presidente Brunetta è nota”. Quindi la mossa della premier Meloni, “che prima ha provato a cancellare la nostra pdl e poi l’ha rinviata di 60 giorni, è buona solo per prendere e perdere tempo. Nel nostro Paese ci sono quasi 4 milioni di lavoratori che guadagnano meno di 9 euro l’ora. Se il governo pensa che bastino palliativi ha sbagliato strada”.

Quanto alle scelte del governo sul reddito di cittadinanza – altre 32mila famiglie in questi giorni stanno ricevendo l’sms che le avverte dello stop – “è un metodo coerente con l’approccio classista di questo governo. Entro fine anno saranno oltre 240mila le famiglie a cui il governo Meloni avrà tolto il Rdc per un totale di circa 400mila persone, a cui se ne aggiungono altre 200mila che lo percepivano a integrazione di uno stipendio da fame. Ciò proprio nel momento in cui caro vita e caro benzina le stanno mettendo più in difficoltà”. Secondo l’ex sindaca di Torino “fa tutto parte di un disegno ben preciso: il governo ha scelto di tutelare gli interessi delle lobby e di chi è più agiato scaricando la crisi economica e sociale sui più deboli e su un ceto medio sempre più impoverito. Un metodo vigliacco”.

Appendino contesta poi le parole del ministro Francesco Lollobrigida al Meeting di Rimini sui poveri che a suo dire “mangiano meglio dei ricchi”. “Per l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile solo il 19% degli italiani ha un’alimentazione adeguata. Significa che otto su dieci non ce l’hanno e la povertà è tra le cause di tale fenomeno”, rileva Appendino. “Prima la ‘sostituzione etnica’, ora questa. Lollobrigida sembra uscito da un film di fantascienza. Le parole che ha pronunciato a Rimini certificano il totale distacco dalla realtà di questo governo, un governo negazionista della crisi climatica e di quella sociale ed economica. Hanno passato mesi a dire che andava tutto bene, mentre il Paese continua a soffrire. E laddove sono intervenuti, vedasi la cancellazione definitiva del taglio delle accise, hanno fatto un disastro tale che oggi la stessa ha toccato il picco di 2,8 euro al litro”.

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