Ascoli e tutto il mondo del calcio salutano Carlo Mazzone. Alla cerimonia per i funerali presenti oltre alla famiglia, tra gli altri, il presidente del Brescia Massimo Cellino, gli ex portieri azzurri Gianluca Pagliuca e Giovanni Galli, l’ex difensore del Perugia e allenatore Alessandro Calori, Roberto Muzzi, ex giocatore di Mazzone, coordinatore tecnico delle giovanili del Cagliari, tutta la squadra dell’Ascoli guidata dall’allenatore William Viali e dal presidente Carlo Neri, l’allenatore Fabrizio Castori. All’uscita, il feretro ricoperto delle maglie di Ascoli, Perugia e Brescia, delle sciarpe dell’Ascoli e della Roma, è stato accompagnato dagli stendardi di varie squadre tra cui quello della Roma. Il carro funebre stato accompagnato da ali di folla, bandiere e applausi.

Fuori dalla chiesa, prima e durante il funerale, hanno sventolato continuamente bandiere per salutare l’ex allenatore romano. I tifosi dell’Ascoli hanno issato un bandierone con una maxi-foto di Mazzone, pugno al cielo e la scritta in dialetto: “Carlé bisogna vince“. Sulle transenne, accanto alla chiesa, i tifosi hanno appeso uno striscione con la scritta: “Coriaceo di nascita, ascolano per scelta”. Dopo il funerale, su un maxi schermo accanto alla chiesa, vengono proiettati davanti a centinaia di tifosi, alcuni filmati di repertorio con le imprese ascolane di Mazzone e il presidentissimo dell’Ascoli Costantino Rozzi, a cui era indissolubilmente legato. Carletto Mazzone aveva ricevuto dalla sua città d’adozione, Ascoli, la cittadinanza onoraria consegnata lo scorso 30 ottobre al teatro Ventidio, ultima apparizione pubblica di mister Mazzone.

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