di Alessio Andreoli

Due degli uomini più ricchi e potenti del mondo, Elon Musk e Mark Zuckerberg si sfideranno in duello. Adesso la battaglia è sulla scelta della location che comunque, sembra, sarà in Europa. Naturalmente la sfida è stata lanciata da Musk, assai più visionario e creativo del pragmatico Mark, e il Ceo di Meta ha subito accettato la sfida, ma ovviamente non vuole lasciare la decisione della location al rivale che vorrebbe confrontarsi in una arena forse in Italia – si dice il Colosseo ma si sono già fatti avanti molti politici nostrani che la vorrebbero a casa loro.

Pare che la controproposta di Zuckerberg sia la Francia, Parigi. Sulla scelta delle armi non si sa molto a parte il tweet di Musk in cui scrive: “Ho sfidato Mark Zuckerberg a un duello laser. Chi vincerà avrà il controllo del futuro della tecnologia.” Su questo fatto di cronaca, a mio parere si possono fare numerose e contrapposte considerazioni:

– in realtà è tutto concordato per occupare la scena e darsi ulteriore visibilità e la sfida non ci sarà mai, ma continueranno all’infinito le schermaglie sui social; il primo segnale di questo è la controproposta sulla location, ovviamente nessuno dei due può permettersi di accettare la proposta dell’altro, sarebbe già una prima sconfitta morale.

non c’è niente di concordato e Mark Zuckerberg ha compreso subito la potenzialità in termini di promozione dell’immagine di un tale teorico duello e lo sfrutterà all’infinito, senza però mai accettare realmente la sfida. In ogni caso i benefici saranno per entrambi i contendenti quindi c’è già un tacito accordo di non belligeranza, una sorta di guerra fredda però senza mai staccare la spina al telefono rosso;

– la sfida prima o poi ci sarà ma sarà tenuta in una dimensione di realtà virtuale e per assistervi si dovrà pagare parecchio sia in termini di costo del biglietto sia di attrezzature super tecnologiche. Il risultato dell’esito sarà segretamente concordato e magari prevede una patta per generare un sequel dell’evento;

– la sfida sarà effettivamente tenuta in una arena, i due indosseranno futuristiche armature simile a quelle viste nel film Star Wars, l’esito del combattimento precedentemente concordato dovrà soddisfare la dichiarazione che chi vincerà avrà il controllo della tecnologia, quindi chi perderà dovrà vendere all’avversario le proprie società;

– ultima, ma non per questo meno veritiera ipotesi, finirà tutto a tarallucci e vino perché interverrà Sundar Pichai CEO di Alphabet, la società madre di Google, che sculaccerà e metterà in castigo entrambi i due monelli.

Una cosa è certa: al contrario dei veri combattimenti tra gladiatori, per i due contendenti Elon Musk e Mark Zuckerberg non ci sarà un pubblico che potrà decidere della sorte dello sconfitto alzando il pollice o il pugno… o mi sbaglio? Forse mi sbaglio, infatti il pubblico c’è ed è davvero numerosissimo e se tutti, metaforicamente, alzassero il pugno disertando i social per qualche giorno, ogni volta che i due postano qualcosa relativo a questo improbabile duello magari questa farsa finirebbe subito.

Purtroppo o per fortuna (chi può dirlo?) non sarà mai così, perché siamo tutti attratti dai capricci dei miliardari e non vediamo l’ora di poterne leggere le stranezze animati dalla curiosità e anche, diciamocelo, da un po’ di invidia.

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