A cinque anni dalla strage del ponte Morandi, sono terminati i lavori di ristrutturazione di una delle case di via Porro, dove vivevano le persone sfollate dopo il crollo del viadotto autostradale. Le palazzine che sono state risparmiate dall’abbattimento durante la realizzazione del nuovo ponte, ormai espropriate ai vecchi proprietari, saranno destinate a housing sociale, prevalentemente per studenti e anziani, secondo le aspettative dell’amministrazione comunale.
Un’inaugurazione fortemente voluta dal Comune malgrado ancora debbano terminare alcuni lavori di rifinitura. Per l’effettiva assegnazione degli appartamenti, infatti, passeranno ancora diversi mesi. Per questo, mentre il sindaco di Genova Marco Bucci presenta questo “primo passo” della riqualificazione del quartiere sottostante al ponte Morandi, alcuni residenti della via fanno sentire la propria insoddisfazione: “Ci avevano promesso che con il nuovo ponte sarebbe arrivata la riqualificazione, che non si sarebbero dimenticati di noi, invece siamo ancora in attesa”. I prossimi passi, previsti dal piano di rigenerazione urbana tratteggiato dall’amministrazione, oltre all’assegnazione delle case, sono la realizzazione di un memoriale in ricordo delle vittime, aree per sport e un polo tecnologico, immerso in quel “parco sul Polcevera” progettato dallo studio di Stefano Boeri, ancora lontano dall’essere realizzato: “Conto di vedere tutto finito entro la fine di questo mandato amministrativo – spiega il sindaco – entro tre anni”.