A quasi due settimane dall’interruzione del reddito di cittadinanza, resta alta la tensione tra maggioranza e opposizioni. Mentre continuano le proteste di chi si è trovato senza più sostegno ed è ancora in attesa di capire quali saranno i prossimi passi per i corsi di formazione (che partiranno solo il primo settembre). Contro Pd e M5s si è scagliato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti, accusandoli “di sperare nel caos che porti ad un governo tecnico”. A lui ha replicato direttamente l’ex presidente della Camera Roberto Fico che ha parlato di “toni intimidatori inaccettabili”. L’esponente 5 stelle, oggi 8 agosto, sarà a Napoli per una conferenza stampa insieme agli amministratori locali proprio per denunciare le conseguenze dell’intervento del governo Meloni.

Per Foti, intervistato da il Tempo nel weekend, le manovre delle opposizioni sarebbero fatte solo per mettere in difficoltà il governo. “L’opposizione, sconfitta nelle urne, spera nel caos che porti ad un governo tecnico“, ha dichiarato. “I passaggi che attualmente compie la sinistra sono questi: perdono le elezioni e poi dal giorno dopo sperano di essere chiamati ad un governo di emergenza”. Quindi il capogruppo Fdi ha attaccato proprio Fico: “Ricordo quando ebbe la premura di segnalare ai giornalisti che avrebbe utilizzato l’autobus per andare alla Camera, da Presidente. Vorrei sapere quante altre volte si è ripetuta questa sceneggiata. Lui è pienamente maschera e volto dei 5 Stelle contemporanei: un giorno sono populisti, il giorno dopo molto interessati ai privilegi quando questi riguardano loro stessi. Giano bifronte era un dilettante rispetto a loro”. Ma Foti se l’è presa anche con i dem: “Il Pd fece un’opposizione molto strenua al reddito di cittadinanza, contestando il fatto che lo strumento confondeva le politiche attive con il contrasto alla povertà. Ad essere contrario c’era anche Landini, un altro di quelli che oggi invocano la rivoluzione. O sono tutti la ‘fata smemorina’, o sono in malafede”.

Per Fico sono toni “intimidatori”: “Martedì assieme ai portavoce del M5s a Napoli parteciperò a una conferenza stampa sul tema del reddito di cittadinanza”, ha annunciato nelle scorse ore. “Sarà un’occasione per fare un punto e mettere sul tavolo delle proposte assieme al nostro assessore al Welfare al comune di Napoli Luca Trapanese e ai nostri presidenti di Municipalità Fabio Greco, Antonio Troiano e Nicola Nardella. Scopro perà che il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti non vuole. Il presidente del primo gruppo parlamentare a Montecitorio decide infatti di affidare a un’intervista le proprie valutazioni sull’azione politica dell’opposizione. Lo fa con toni intimidatori inaccettabili per chi ha responsabilità di governo. Spero si renda conto del suo errore macroscopico e chieda scusa. E’ intollerabile un’azione preventiva di intimidazione nei confronti di chi fa responsabilmente e legittimamente opposizione”.

La controreplica per Fdi è stata affidata alla vicecapogruppo alla Camera Augusta Montaruli: “Le uniche intimidazioni a cui abbiamo assistito sono le minacce di violenze che vengono agitate nelle parole e negli atti del Movimento 5 Stelle”, ha attaccato, “a cui il governo, secondo la versione pentastellata, dovrebbe dar credito ripristinando il reddito di cittadinanza. Questo è soffiare sul fuoco come bene ha denunciato il nostro capogruppo, Tommaso Foti”. E ancora: “Fico, anziché attaccarlo, dovrebbe evitare che il suo partito di opposizione assuma derive tanto pericolose. Prima di parlare di Fratelli d’Italia, Fico si guardi in casa e prenda distanze nette perché nessuno, ancor più chi è stato presidente della Camera, può accodarsi a quel pensiero così grave per chi crede nella democrazia, a prescindere dalla posizione assunta nel merito del reddito di cittadinanza che, a nostro avviso, è stato ed è un fallimento non ripetibile”.

Parole che per il M5s sono la conferma di un atteggiamento che ritengono “intimidatorio”. “Solidarietà a Roberto Fico“, ha dichiarato il deputato M5s Dario Carotenuto, “per gli attacchi scomposti e irrituali che i vertici di Fratelli d’Italia riservano all’ex presidente della Camera per il solo fatto di aver difeso il reddito di cittadinanza. È inaccettabile che un partito di governo decida di prendersela con le opposizioni in modo intimidatorio”.

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