“Dell’Utri il quale, da buon siciliano, sapeva a chi rivolgersi per trattare”. Sono parole della consigliera comunale di Macerata, di Fratelli d’Italia Lorella Benedetti.

Gentilissima consigliera, lei non ha capito una mazza dei siciliani. I buon siciliani non han bisogno di rivolgersi ai mafiosi per “trattare”. Il buon siciliano sa bene che esistono gli organi dello Stato a cui rivolgersi. Ci sono stati siciliani massacrati per la loro bontà di essere onesti e rispettosi delle regole di convivenza.

Gentilissima consigliera, le faccio un solo nome per tutti, Libero Grassi, che invece di soggiacere ai voleri dei mafiosi, scelse la postura delle schiena dritta. Il defunto Berlusconi, invero, si rivolse al signor Dell’Utri per trattare con la mafia e le dirò di più, consigliera: se analizziamo l’arco temporale delle dazioni di denaro da parte di Berlusconi (si legga la sentenza di condanna Dell’Utri) a Cosa nostra, appare verosimile che quei denari potrebbero essere stati usati per comprare armi, munizioni ed esplosivi, per uccidere o assassinare i buon siciliani, quelli veri. Fintanto che ci saranno “buon siciliani” alla Dell’Utri sarà davvero difficile sconfiggere la mafia.

Vede, lei stessa condivide i comportamenti del buon siciliano Dell’Utri e, quindi, le auguro che una famigghia mafiosa si stabilisca in quel di Macerata: almeno lei da “buona maceratese” potrebbe trattare. Ma la “trattativa del buon siciliano” Dell’Utri non si limitò alle dazioni di denaro, no! Era necessario dire al mondo criminale che Berlusconi aveva stipulato la polizza vita, assumendo uno stalliere da mostrare pubblicamente. E quindi due “buoni siciliani”: uno, punciuto e killer di Cosa nostra, Vittorio Mangano e l’altro, il signor Marcello Dell’Utri.

Gentile consigliera, non le passa per la mente che il suo ragionamento rappresenta un invito a rivolgersi alle mafie per trattare? Quando ho letto e sentito il suo obbrobrioso intervento mi sono cadute le braccia e non le nascondo che i conati di vomito stavano per prendere il sopravvento. Io mi auguro, e lo dico da siciliano, che il suo Partito e la premier Meloni prendano le distanze dalle sue parole. Ho apprezzato le nette parole contro le mafie dette dalla premier, che sono totalmente opposte al suo ragionamento. Concludo dicendole che sarebbe opportuno che lei chiedesse scusa ai familiari delle vittime di mafia, e prima di parlare di mafia rifletta.

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