“Questa è una presidente del Consiglio che quando era all’opposizione, in modo roboante e pomposo, ci ha rimbombato nelle orecchie questa formula dei patrioti e dell’interesse nazionale. Quando io ho valutato di sottoscrivere o meno questo accordo con la Cina per riequilibrare la nostra bilancia commerciale, per favorire il nostro export in una Cina che significa oggi il 20% del mercato globale, quindi una realtà economica da cui non possiamo prescindere, io non ho consultato Washington, non ho chiesto il permesso. Ho consultato gli imprenditori e su questa base abbiamo deciso di sottoscrivere quell’accordo, però condizionandolo a sostanziali modifiche. Sono sorpreso che una presidente patriota, leggo dai giornali, va a Washington per farsi dare indicazioni se l’Italia debba sottoscrivere o meno questo accordo”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte durante le dichiarazioni alla stampa nella sede pentastellata di Campo Marzio a Roma. E su un altro capitolo della visita del presidente Meloni alla Casa Bianca, Conte aggiunge: “Immagino che verrà ribadita sicuramente, e questo è molto buono, la storica fondamentale amicizia e alleanza Italia-Stati Unti. Alleanza, non sudditanza. Sicuramente il tema della guerra sarà, ahimè, al centro di questo scambio, e non dubito che la presidente Meloni lo ha già dimostrato, assicurerà gli Stati Uniti e Washington di tutto l’impegno per quanto riguarda nuove risorse per produrre armi e munizioni. Purtroppo, siccome le risorse per noi non sono sufficienti, questo significherà continuare a distrarre dall’agenda sociale e dalla giustizia sociale e ambientale, risorse”.
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