Il gruppo franco-italiano Stellantis archivia la prima metà del 2023 con ricavi per 98,4 miliardi di euro, il 12% in più dello stesso periodo 2022. I profitti sfiorano gli 11 miliardi, con un incremento del 37%. Dopo questi risultati il gruppo conferma le previsioni sull’andamento dell’intero 2023. Pur con vendite globali in crescita, stupisce quella che sembra una sparizione dei marchi Fiat ed Alfa Romeo dal mercato statunitense. Come emerge dalle rilevazioni di Cox Automotive, nel secondo trimestre dell’anno Fiat ha venduto in America 144 vetture, tutte 500X tranne una. Le vendite globali di auto elettriche (Bev) e auto a basse emissioni (Lev) sono invece aumento, rispettivamente del 24% a 169 mila unità e del 28% a 315 mila unità. Stellantis si è posizionata al terzo posto nel mercato Eu30 per vendite totali di Bev e al secondo posto nel mercato statunitense per vendite di Lev. “La nostra eccezionale performance con i risultati record del primo semestre supporta la nostra sostenibilità a lungo termine e la nostra capacità di realizzare gli ambiziosi obiettivi del piano Dare Forward 2030″, commenta comunque l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. Il manager portoghese spiega – “Abbiamo quasi risolto i problemi della logistica che hanno rallentato nei mesi scorsi le consegne in Europa”. In particolare “La situazione sui semiconduttori sta tornando completamente alla normalità. La produzione di chip è regolare. Nel primo semestre è aumentata dell’11% rispetto allo scorso anno”.

Stellantis ha acquistato azioni proprie per 0,7 miliardi di euro nel primo semestre 2023 (un modo per spingere il valore dei titoli e premiare manager e azionisti) e prevede di perfezionare l’annunciato programma di acquisto di azioni proprie per 1,5 miliardi di euro entro la fine del 2023. Tavares spiega che “Oggi siamo più redditizi di Tesla. Sono molto competitivi, dobbiamo combattere. Tra loro e Stellantis sarà una sfida entusiasmante. Il gruppo è diventato molto potente grazie alla fusione tra Fca e Psa. La redditività di Tesla è scesa alla fine del primo semestre è al 10,5%, mentre un anno fa era sopra il 17%. Ora sono meno redditizi di noi che abbiamo un margine al 14,4%”

La presentazione dei dati è stata anche l’occasione per fare il punto sull’assegnazione dei nuovi modelli ai vari siti produttivi. “La produzione della Peugeot 208 elettrica in Francia è uno dei temi sul tavolo, ma se si vogliono auto accessibili dobbiamo stare attenti ai costi. Se si aumentano i costi le auto non sono più accessibili. Lo ha detto Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, in merito alla richiesta del ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, di riportare in Francia la produzione di alcune auto elettriche di piccole dimensioni.
“Stellantis ha tre ‘home country’, Stati Uniti, Italia e Francia e abbiamo in tutte e tre un continuo dialogo su come creare situazione vincenti per tutti, per Stellantis e i paesi”, ha spiegato Tavares. In sostanza il numero uno di Stellantis chiede che i governi si facciamo carico dei costi e sovvenzionino la produzione. Consegna poi un “pizzino” a Bruxelles: “Non ho molto da dire all’Unione Europea, ho detto molto negli anni scorsi e non sono stato ascoltato. Ma ora, con le prime auto cinesi in vendita, il dogmatismo si scontra con la realtà. L’Unione Europea è diventata nervosa perché vorrebbe proteggere la produzione interna. Non c’è niente più da dire: dobbiamo solo lottare”.

Capitolo Italia – “Produrremo la Nuova Fiat Panda in più stabilimenti, non in uno solo”, dice Tavares, nell’incontro con i giornalisti in cui ha parlato della Panda come di “una vettura iconica del lifestyle italiano” e dei rischi che le regole dell’Euro7 “la uccidano”. Ha poi aggiunto che a Pomigliano, dove oggi si fanno anche l’Alfa Tonale e la Dodge Hornet, aumenterà la produzione entro fine anno. “Con il ministro Urso c’è un dialogo franco e costruttivo, ci aspettiamo di raggiungere un accordo nelle prossime settimane”, ha proseguito l’amministratore delegato precisando che l’obiettivo di 1 milione di unità da produrre in Italia (oggi siamo sotto le 400mila, ndr)include sia le auto sia i veicoli commerciali leggeri. “Tra fine 2023 e inizio 2024 vedremo un’inversione di tendenza e la produzione in Italia tornerà a crescere. Per raggiungere questo obiettivo, però, bisogna essere in due. Dipende anche dal governo che deve sostenere le auto a bassa emissione, non possiamo fare da soli”.

Oggi intanto il ministro per le Imprese e il Made Italy ha incontrato gli enti locali interessati. “La riunione con i presidenti delle Regioni giunge in un momento molto significativo perché i dati sui ricavi e sugli utili di Stellantis dicono che questa grande multinazionale può avere altre risorse per investire di più nel nostro paese“, afferma Urso, al termine dell’incontro sull’accordo di transizione per Stellantis. “L’accordo – spiega Urso – si baserà su due principi: cosa Stellantis intende fare, tanto più alla luce dei ricavi e degli utili straordinari annunciati” e “su quello che governo e regioni possono mettere in campo sotto forma di incentivi e accordi di sviluppo”. Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi afferma che “Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ci ha assicurato che il governo è impegnato al massimo per la chiusura dell’accordo con Stellantis sul futuro dell’automotive in Italia”. L’incontro “è andato molto bene”, secondo il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. “C’è stato un cambio di metodo e quindi si uniscono le forze mettendo insieme le risorse dello Stato ma anche le tante risorse regionali ed europee che mettiamo a disposizione di Stellantis” a cui chiediamo “una contropartita di impegno produttivo”. “A questo punto dobbiamo valutare bene che tipo di impegni prende Stellantis per garantire non solo la tenuta, ma lo sviluppo futuro del settore dell’automotive in Italia. Non esclusivamente accordi per ogni singolo stabilimento, ma una visione unitaria a garanzia della creazione di un unico hub dell’automotive nel nostro Paese, capace di stare nell’ibridazione, altrimenti diventiamo carrozzieri contoterzisti per gli altri“, dice l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, present all’incontro convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy.

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