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In Spagna l’inflazione più bassa d’Europa (1,6%) grazie anche alle misure del governo per contenere i costi dell’energia

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In Spagna l’inflazione è oggi all’1,6%, un quarto di quella italiana, un terzo della media della zona euro. Negli ultimi quattro mesi Madrid è riuscita ad abbattere il carovita di 4,4 punti percentuali, ed è oggi il paese dell’are euro in cui l’indice è più basso. Eppure la Spagna è soggetta alle stesse dinamiche degli altri paesi dell’area euro e soggetta alle medesime politiche monetarie, decise dalla Banca centrale europea. Se il paese è molto in anticipo rispetto agli altri nella contenimento della corsa dei prezzi lo si deve anche ai provvedimenti assunti dal governo per contenere prezzi e tariffe energetiche. In particolare dal giugno 2022 Madrid ha introdotto un tetto massimo al prezzo del gas di 40 euro al megawattora, attenuando così l’impatto rialzista innescato dalla guerra in Ucraina che, in alcuni frangenti ha spinto le quotazioni fino ad oltre 300 euro. Sebbene il tetto abbia prodotto risultati un poco al di sotto delle attese in termini di costo delle bollette (comunque con un calo delle tariffe nell’ordine del 15-20%) l’effetto sull’inflazione sembra esserci stato, anche se è complicato valutare esattamente in che misura. Di sicuro il provvedimento ha tagliato le gambe a speculazione e ha evitato che si instaurasse un circolo vizioso tra costi di produzione e prezzi al consumo.

In alcuni periodi le centrali alimentate a gas hanno venduto elettricità sottocosto ma hanno ricevuto delle compensazioni. Il tetto al prezzo ha anche permesso di fare emergere gli extraprofitti dell’industria energetica. Chi produceva elettricità da fonti come l’idroelettrico o le altre rinnovabili con costi invariati, poteva infatti rivenderla a prezzi molto maggiorati (la fonte più costosa fissa il prezzo di vendita sul mercato). Quelle sull’energia non sono gli unici provvedimenti adottati dal governo Sanchez. Lo scorso gennaio è stata ad esempio azzerata l’Iva sui beni di prima necessità. In programma anche l’apertura di supermercati a controllo pubblico per fare concorrenza sui prezzi a quelli privati. A maggio sono state approvate misure per contenere l’aumenti dei costi delle abitazioni.

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