Manca la copertura finanziaria e l’emendamento del Pd che istituiva i subcommissari alla ricostruzione post alluvione viene soppresso. In 24 ore la decisione dopo i rilievi della Ragioneria alla norma del decreto Alluvione che il governo aveva segnalato in Aula alla Camera pochi minuti prima di porre la fiducia. L’immediato rinvio in commissione del provvedimento ha scompaginato i piani dell’esecutivo ma il rapido via libera all’emendamento soppressivo del comma 10 presentato dal relatore Tommaso Foti (FdI) ha chiuso la partita scatenando l’era del Pd. Secondo cui dietro c’è la volontà di affossare il ruolo di Stefano Bonaccini nella gestione della ricostruzione in Emilia Romagna, visto che l’incarico di subcommissario da affiancare al generale Figliuolo era affidato ai governatori delle regioni coinvolte. “Ho visto fare le lodi a Figliuolo da ministri che due anni fa lo attaccavano per ammiccare ai no vax. Hanno voluto punire noi perché non siamo della stessa parte politica”, ha detto Bonaccini alla Festa de l’Unità di Cesena.

Per il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, l’approvazione di quell’emendamento “è frutto di un errore in commissione”. Il ministro ha sottolineato che il Mef aveva dato parere favorevole ma con la riformulazione del testo. “Per una svista, però, al voto è stato ammesso un testo diverso da quello riformulato”. Ci sarebbero stati quindi problemi di copertura sul comma 10, perché secondo l’interpretazione della Ragioneria dello Stato le strutture tecniche a supporto dei sub-commissari costano e non hanno copertura finanziaria. Il ministro ha comunque assicurato che i sub-commissari restano, perché su questo non c’è “nessun problema politico”. In ambienti di governo l’interpretazione della Ragioneria di Stato viene definita “molto rigida”.

Soppresso l’emendamento, è scoppiata la polemica, con la contestazione del Pd. “Ritengo molto sbagliato quello che è stato fatto, perché significa fare senza i territori e facendo senza i territori si sbaglia”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo a Cesena all’iniziativa di Energia Popolare, promossa da Stefano Bonaccini. Il deputato Marco Simiani ha attaccato il centrodestra dicendo che vogliono solo comandare e non governare e che questa scelta cambierà non solo il loro atteggiamento in Commissione, ma anche “in Aula quando si discuterà il decreto”. Stefano Vaccari ha definito quello dell’esecutivo un comportamento da “sciacalli“, e ha rincarato la dose dicendo che “pensano solo al malloppo, nella becera logica degli interessi politici”. Per i deputati dem della Commissione Ambiente Emilia Romagna a pagare pegno saranno cittadini, imprese e gli enti locali che “fino ad oggi hanno visto solo le passerelle dei ministri e della presidente del Consiglio”. “Golpe bianco sulle alluvioni” è la definizione del deputato Andrea Gnassi che ha definito così il “blitz” del governo “perché si creeranno disagi, lentezze, burocrazie e caos sociale sul quale specularci sopra politicamente per le elezioni del 2024. Oggi è evidente ciò che il governo Meloni vuole: non la ricostruzione ma l’Emilia Romagna”.

La replica del relatore Foti non si è fata attendere: l’opposizione, “non potendo più cianciare sulla scarsità di risorse a disposizione nel decreto, pari ad oltre 4 miliardi di euro, cerca pateticamente di buttarla in caciara per l’abolizione di un comma dell’articolo 23-ter, conseguente alla segnalazione della Ragioneria dello Stato, rispetto a cui proprio il PD ha presentato un emendamento soppressivo del primo periodo di esso?”. Intanto, lunedì il governo porrà la fiducia.

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