Tajani dice che non serve il salario minimo perché non siamo in Unione Sovietica? Ha detto proprio tecnicamente una imbecillità. Sorprende che un ministro degli Esteri non conosca fatti fondamentali, tipo che il salario minimo esiste in tutti i paesi del G7. Quindi gli Usa sarebbero sovietici? La Francia e la Germania sono sovietiche?”. Così a L’aria che tira (La7) il leader di Azione Carlo Calenda commenta le odierne dichiarazioni di Antonio Tajani, ministro degli Esteri e neo-segretario di Forza Italia, sul salario minimo.

E spiega: “La Germania ha aumentato il salario minimo più volte perché c’è un grande problema di inflazione, che ha colpito soprattutto le persone più povere. Tutti i paesi europei occidentali hanno il salario minimo e stanno facendo questo lavoro. Ma, a parte la grave ignoranza di Tajani su cosa è il salario minimo, c’è un tema di fondo: proprio in queste ore hanno chiuso una società perché pagava i dipendenti sotto i 5 euro lordi all’ora. Sotto questa soglia – conclude – non è lavoro, ma sfruttamento. La cifra limite, per quanto ci concerne, deve essere di 1200 euro netti al mese. Cifre al di sotto di questa soglia, in caso di lavoro a tempo pieno, non dovrebbero essere pagate, come avviene in tutti i paesi occidentali”.

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