Un caldo infernale ha accompagnato il doppio round della Campionato del Mondo di Formula E andato in scena, lo scorso fine settimana, sul circuito cittadino del quartiere EUR a Roma. Nella prima gara, quella di sabato, Mitch Evans (Jaguar TCS Racing), per la terza volta consecutiva a Roma, ha conquistato il gradino più alto del podio. Jake Dennis (Avalanche Andretti), leader della classifica piloti, ha chiuso al quarto posto, perdendo il primato in classifica a favore del secondo classificato Nick Cassidy (Envision Racing). Al nono giro, nella parte più veloce del tracciato, diverse auto sono state coinvolte in un incidente. Fortunatamente, non ci sono stati feriti. Partito in pole position, Evans è arrivava primo sotto la bandiera a scacchi precedendo Cassidy. Maximilian Günther (Maserati MSG Racing) riusciva a staccare Dennis e a chiudere in terza posizione.

Domenica, nella seconda gara del weekend, Jake Dennis (Avalanche Andretti) ha scritto la storia della Formula E recuperando la leadership della classifica a sole due gare dalla fine. Il britannico ha realizzato il primo grande slam dell’era GEN3, conquistando Julius Bär Pole Position, TAG Heuer Fastest Lap e la vittoria di gara, rimanendo in testa sin dal primo giro, davanti alla Nissan di Nato e alla jaguar di Bird. Questa è stata la prima vittoria dell’era GEN3 in cui un pilota è riuscito a rimanere in testa per ogni giro e solo il quarto “grande slam” nella storia della Formula E, che conta 114 gare.

Uno di questi precedenti grandi slam è stato realizzato proprio da Dennis, l’unico pilota ad averne ottenuto più di uno nella storia della Formula E. L’inglese arriva al gran finale di Londra, dove ha già vinto due volte, con un vantaggio di 24 punti su Cassidy. Evans è a 44 punti di distanza in terza posizione, mentre Pascal Wehrlein (TAG Heuer Porsche) mantiene una sottile speranza matematica, a 49 punti dal primo posto.

A margine del fine settimana di gare, poi, DS ha approfittato per illustrare lo sviluppo delle power unit elettrificate e per spiegare il contributo tecnologico del Campionato di Formula E alle vetture di serie. “Quattro titoli, due piloti e due costruttori, 100 gare e 47 podi sono un bel risultato” ha spiegato Eugenio Franzetti, “un risultato . ha spiegato il manager – che è stato sfruttato per aggiornare i nostri veicoli di produzione con gli ultimi ritrovati della tecnologia delle power-unit dei veicoli da gara”.
Il motorsport oltre ad essere un ottimo strumento di comunicazione è un terreno di ricerca. In 9 anni le DS in gara sono scese di peso: da 920 kg e un solo motore propulsivo sull’asse posteriore, a 840 kg con un motore supplementare capace anche di rigenerare energia in frenata, sull’asse anteriore. In tutti questi anni, la ricerca ha migliorato la capacità degli accumulatori oltre a quella di rigenerare l’energia in frenata.

Anche Cupra, il marchio più govane della gruppo Volkswagen, era presente a Roma. “Il 2022 è stato per noi il migliore di sempre”, ha commentato il numero uno di Seat Italia Pierantonio Vianello, che ha approfittato della gara nella Capitale per presentare Tavascan, il suv coupè 100% elettrico. La vettura che arriverà sul mercato il prossimo anno, rappresenterà una svolta nel percorso di elettrificazione del brand. Progettata e sviluppata a Barcellona, verrà prodotta nello stabilimento di proprietà del Gruppo Volkswagen ad Anhui, in Cina. Come base, Tavascan, utilizzerà la piattaforma MEB del Gruppo VW. Per la dinamica, è previsto che abbia il Controllo Adattivo del Telaio (DCC Sport), con sospensioni sportive e sterzo progressivo, oltre a pneumatici da 21” su cerchi in lega. Due le varianti di potenza: 286 Cv e 340 Cv. La più performante sarà mossa da due motori. Oltre 500 chilometri l’autonomia.

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