È passato un anno da quando il sindaco capitolino Roberto Gualtieri ha lanciato il progetto di un mega inceneritore a Roma. Il lancio avvenne in seguito ad una delle tante “crisi dei rifiuti” che a cadenza si sono continuate a manifestare nella Capitale. L’invocazione dell’inceneritore con tanto di attribuzione a Gualtieri dei “poteri consolari” da parte del governo Draghi che gli assegnò il ruolo di Commissario straordinario per il Giubileo provocando anche per questo la caduta del suo governo avrebbe dovuto “esorcizzare” la crisi dei rifiuti e farli sparire con questo magheggio.

Sono appena di ritorno da Roma dove sono stato invitato dai gruppi Verdi-Sinistra (che tra l’altro condividono la maggioranza in Campidoglio ma giustamente la osteggiano su questo punto) proprio a parlare contro questa proposta scellerata e ho potuto purtroppo constatare che Roma è invasa dai rifiuti mentre questa bellissima capitale è però martoriata dall’assenza di qualsiasi raccolta differenziata. I cassonetti strabordano di rifiuti abbandonati anche tutti intorno in bella vista per le frotte di turisti che vi si aggirano intorno con stupore. Ma Gualtieri non sembra accorgersene probabilmente perché impegnato ad imporre un inceneritore… ai Castelli Romani, crocifiggendo la parte più virtuosa della provincia di Roma che in molti comuni arriva a sfiorare l’80% di raccolta differenziata.

Eh, sì, l’astuto Gualtieri così invasato dalle virtù dell’incenerimento, non prevede, infatti, l’inceneritore in Roma città (magari di fronte al Colosseo) ma progettando di far circolare centinaia di camion al giorno pieni di rifiuti per la Laurentina e/o Ardeatina (strade già al collasso) ha ubicato la costosissima “macchina magica” (si parla di 700 milioni) a Santa Palomba che formalmente si trova nel comune capoluogo ma che va ad impattare tutta l’area del Lago di Albano e appunto dei Castelli. Ma come avevamo denunciato, non è vero che gli inceneritori “risolvono” le “emergenze rifiuti”, infatti per realizzare questi impianti occorrono anni (già si dice apertamente che si andrà, oltre il Giubileo) e nel frattempo?

La patologia vera che pone questa città in “eterna crisi” è l’assenza di una benché minima raccolta differenziata. Addirittura gli sporadici “porta a porta” che pure funzionavano sono stati cancellati e lo spettacolo che ne consegue è avvilente. I rifiuti dei romani almeno in buona parte vanno attualmente a bruciare negli inceneritori olandesi ed in particolare a Amsterdam dove i cinesi tra i mugugni dei cittadini locali (che hanno anche a noi elevato protesta con una lettera) che hanno acquisito quell’impianto fanno buoni affari (visto che in Olanda non avrebbero abbastanza rifiuti). Questo è indecente.

Si parta subito con un Piano Straordinario di raccolta differenziata chiamando a raccolta i lavoratori di AMA e l’intera città a cui anche Zero Waste garantisce piena collaborazione. Chiediamo anche un urgente incontro con l’assessora Alfonsi per dar vita a tutte le campagne informative necessarie per evitare che la “crisi rifiuti” si avviti in un corto circuito senza sbocco. Roma e i romani e nemmeno l’Italia si meritano questo degrado!

Chiediamo, infine, le immediate dimissioni di Gualtieri da Commissario per il Giubileo in quanto questo ruolo da “Re di Roma” non solo azzera il ruolo democratico dei cittadini e delle altre istituzioni (comuni e Regione sulla vicenda dell’inceneritore) ma anche in quanto è ormai assodato che l’inceneritore non c’entra nulla con il Giubileo. Zero Waste Italia ed internazionale sostengono la lotta dei cittadini e dei comuni contrari a questo sciocco progetto ed invita il nuovo Consiglio Regionale ad esprimersi meglio se in modo trasversale contro l’inceneritore.

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