I viaggi da crociera hanno destato più di un’attenzione negli States. La ragione? Quest’anno si sono verificati 13 focolai di norovirus durante le crociere. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, questo è il numero più alto di epidemie di norovirus registrato sulle crociere dal 2012. E siamo ancora a metà dell’anno solare. L’epidemia di norovirus più recente si è verificata durante un viaggio della Viking Cruises partita dall’Islanda e attraccata al porto di New York City la scorsa fine di giugno.

Circa il 13% dei passeggeri e diversi membri dell’equipaggio si sono ammalati a bordo. “Riteniamo che la malattia gastrointestinale abbia avuto origine da un ristorante sulla costa in Islanda, dove un gruppo di ospiti ha cenato durante il tempo libero”, ha dichiarato alla CNN un rappresentante della Viking.
Siamo di fronte a un virus molto contagioso, ma non facciamo passare il messaggio che le crociere portano i virus”, precisa il professor Roberto Cauda, Infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma. “il rischio è legato alla situazione che prevede ambienti chiusi in cui sostano molte persone. Per esempio, ricordo nel 2018, durante i Giochi invernali in Corea del Sud, quando si verificarono diversi casi di norovirus, anche in quel caso favoriti da ambienti che prevedevano la permanenza di molte persone in spazi chiusi”.

Probabilmente, una delle cause dell’impennata di contagi da norovirus durante le crociere degli ultimi mesi è più semplicemente dovuta al notevole incremento di viaggi rispetto all’anno della pandemia e quelli successivi, tutti contraddistinti da chiusure e rigide limitazioni nei contatti tra le persone.

Record di epidemie di norovirus a bordo delle navi da crociera: ecco i sintomi e cosa fare in caso di contagio

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