La decisione del governo peruviano riecheggia il triste periodo pandemico lasciato da poco alle nostre spalle. In Perù arriva “familiare” la dichiarazione di emergenza sanitaria nazionale per un periodo di 90 giorni. Ma in ballo non c’è il rischio di una nuova pandemia, ma un insolito aumento dei casi di sindrome di Guillain-Barré (Gbs). L’obiettivo della misura è quello di affrontare immediatamente la situazione, che rappresenta un rischio per la salute pubblica.

Il bilancio delle vittime della sindrome è salito a quattro e i casi hanno superato i 180 tra gennaio e luglio, secondo un nuovo bilancio del Ministero della Salute, che insieme all’Istituto superiore di sanità (Ins) sarà incaricato di attuare il Piano d’azione, che prevede azioni specifiche per affrontare questa emergenza e garantire cure adeguate alle persone colpite. Il piano include la sorveglianza epidemiologica, l’indagine e il controllo dell’aumento dei casi di Gbs. Verrà inoltre fornita assistenza tecnica e monitorata l’esecuzione delle attività programmate di sorveglianza epidemiologica.

Emergenza sanitaria per la sindrome di Guillain-Barré, i sintomi: “Può portare in pochi giorni alla paralisi di muscoli respiratori e facciali”

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