Come ogni anno, alla vigilia delle partenze per le vacanze estive, sono stati presentati i risultati dell’indagine “Vacanze Sicure” di Assogomma, Polizia Stradale e Federpneus sullo stato di salute dei pneumatici dei veicoli. Per stilare il report 2023 di “Vacanze sicure” sono state controllate 8.865 auto in 6 regioni (Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, Marche e Puglia) nel periodo tra maggio e giugno.

Il campione indagato rappresenta il 31,2% del totale del parco circolante nazionale e ha un’età media di 8 anni e 10 mesi (le vetture più giovani sono presenti in Valle d’Aosta e Veneto): allo stesso tempo, secondo i dati raccolti da ACI, il parco circolante italiano, al 2022, contava circa 53,7 milioni di veicoli di cui 40,2 milioni vetture con un’età media di 12 anni e 6 mesi – una crescita dell’anzianità media del parco circolante di 3 mesi dall’anno precedente.

Il punto è che l’anzianità elevata dei veicoli, molto spesso, va di pari passo con la trascuratezza dei pneumatici che montano: di quelli controllati che superano i 10 anni di età, infatti, uno su tre ha riportato problemi alle gomme.

Entrando più nel dettaglio, i pneumatici lisci sono risultati presenti sul 7% del campione indagato, mentre l’equipaggiamento non omogeneo – le vetture che montano gomme di marche diverse o che sui due assi presentano due gomme invernali e due estive – è stato riscontrato nel 7,6% dei casi. Se si parla di pneumatici danneggiati e non omologati, invece, si hanno rispettivamente dati al 2% e 3%.

Nel complesso, le vetture su strada con pneumatici non conformi risultano essere 18 su 100, che diventano quasi 25 su 100 se si prende in considerazione anche l’assenza di revisione dell vettura stessa.

“In Italia le auto non vengono sostituite quindi invecchiano senza la dovuta manutenzione” sostiene Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, “è evidente che gli incentivi all’acquisto di nuove auto non hanno consentito di svecchiare il parco circolante e le difficoltà economiche in cui versa il Paese non favoriscono le necessarie manutenzioni con effetti sulla sicurezza e circolazione nelle nostre strade. Occorre che le nostre Istituzioni ne prendano atto e agiscano di conseguenza”.

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