Il tribunale di Milano ha revocato anche l’ultima misura cautelare nei confronti di Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, i due calciatori livornesi di 23 anni accusati di violenza sessuale ai danni di una studentessa di 22 anni. Gli abusi si sarebbero consumati a Milano nella notte tra il 27 e il 27 marzo 2022. Lucarelli e Apolloni – attualmente tesserati con il Livorno, sia pure con contratto in scadenza – erano stati arrestati 5 mesi fa su disposizione del giudice. Dopo circa 3 settimane di domiciliari il tribunale aveva “alleggerito” la misura in un obbligo di dimora nel Comune di Livorno con divieto di uscire da casa dalle 20 alle 8, obblighi rimasti fino a oggi. La decisione del giudice per l’udienza preliminare Roberto Crepaldi poteva essere in qualche modo attesa perché i due imputati (per i quali la Procura ha chiesto il processo un mese fa) sono stati sottoposti a misure cautelari in attesa del processo per oltre 5 mesi. In più sono incensurati e in queste settimane non hanno violato le prescrizioni dovute alle ordinanze del giudice e non hanno avuto alcun comportamento tale da far pensare a una possibile reiterazione del reato.

L’udienza preliminare è fissata a fine settembre. Da capire se qualcuno dei 5 chiederà il rito abbreviato che – come da codice – porta a uno sconto dell’eventuale pena per un terzo. Insieme a Lucarelli e Apolloni sono imputati anche altri tre giovani che si trovavano con loro e che erano stati indagati a piede libero. Secondo quanto ricostruito dalla procura di Milano e dalla squadra mobile della questura la 22enne, dopo aver ballato in discoteca e rimasta sola per strada, aveva accettato un passaggio in auto dai 5 giovani che, anziché riaccompagnarla a casa (come lei peraltro aveva chiesto in più di un’occasione durante il tragitto), l’hanno condotta in un appartamento. Lì, sempre secondo l’accusa, la ragazza ha subito violenza, commessa in particolare da Lucarelli e Apolloni. A complicare il quadro indiziario dei due calciatori sono stati soprattutto i video trovati sui cellulari, sui quali – dalle rispettive posizioni – insisteranno le parti del processo.

In vista di quell’udienza – quando si entrerà per la prima volta nel merito della questione nel contraddittorio tra le parti – la difesa di Lucarelli e Apolloni ha dato mandato ai propri consulenti di accertare lo stato di alterazione della ragazza, la quale la notte della violenza aveva bevuto: l’intenzione è stabilire quanto fosse ubriaca e se quindi fosse o meno in grado di dare il consenso. Anche da parte della Procura è attesa una consulenza per dimostrare, a conferma della ricostruzione accusatoria, che la studentessa, per via dei drink, era stordita al punto da non essere minimamente lucida.

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