Nella veglia di preghiera “Morire di speranza” promossa questo pomeriggio dalla Comunità di Sant’Egidio nella basilica di Santa Maria in Trastevere, presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, sono stati ricordati “i 3170 profughi che, da giugno 2022 a oggi, hanno perso la vita nel Mediterraneo e lungo le vie di terra, cercando di raggiungere l’Europa, alla ricerca di un futuro migliore”. Ecco quindi “i quasi 600 profughi che sono drammaticamente annegati nove giorni fa davanti a Kalamata in Grecia. In questo terribile e colpevole naufragio, erano stipati sul peschereccio oltre 700 siriani, pakistani, egiziani, fra cui donne e bambini. Sono sopravvissuti solo in 108. Con loro nell’ultimo anno sono morti nell’Egeo altri 188 profughi”.

“L’Italia, l’Europa ritrovano se stesse grazie all’accoglienza. Sessant’anni fa il Papa buono scriveva la Pacem in terris ‘Ogni essere umano ha il diritto di immigrare in altre comunità politiche e stabilirsi in esse'”, ha detto Zuppi alla veglia

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