In vista del cdm in agenda il 22 giugno, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sta predisponendo alcune misure contenute nel ddl sul nuovo Codice della strada. Si tratta ancora di una bozza, che tuttavia contiene orientamenti ben precisi in ossequio al principio di “tolleranza zero” sulle strade, più volte caldeggiato dal titolare del MIT.

La bozza sostanzialmente prevede una stretta sull’utilizzo di alcol e stupefacenti, come pure del cellulare, quando si è alla guida. E anche nuove regole per i neopatentati, sull’onda dello sdegno che ha suscitato l’incidente mortale causato dagli youtuber TheBorderline a Roma.

Ma andiamo con ordine. La bozza contiene 18 articoli che, tra l’altro, contemplano modifiche riguardo alla sicurezza dei passaggi a livello ferroviari e nuove multe per la sosta vietata e le zone a traffico limitato. Come pure una maggiore attenzione e tutela per i ciclisti (obbligo di distanza di 1 metro e mezzo sorpassando una bicicletta e “zona di attestamento ciclabile” ai semafori, cioè una linea di arresto più avanzata per le bici rispetto alle auto), l’obbligo di casco per chi va in monopoattino e la sensibilizzazione di temi riguardanti la sicurezza stradale a livello scolastico.

Nello specifico, viene predisposto il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi al volante e l’obbligo per gli ubriachi recidivi dell’alcolock, ovvero un congegno che rileva il tasso alcolemico del conducente e, se questo è troppo alto, inibisce l’accensione del veicolo.

Tornando alla questione stupefacenti e telefoni alla guida, sempre più spesso motivo di distrazione, nella bozza è prevista la sospensione della patente per chi viene fermato dopo aver assunto droghe, per chi è sorpreso alla guida col cellulare, per chi viaggia contromano e, più in generale, per chi adotta comportamenti che statisticamente possano causare più frequentemente incidenti.

La stretta riguarda anche i neopatentati. Attualmente, il Codice della Strada (art.117) prevede che chi ha appena preso la patente non possa guidare auto di grossa cilindrata nell’anno successivo. La bozza del ddl invece aumenta questa forbice temporale: solo dopo tre anni dal conseguimento della licenza di guida sarà possibile guidare “autovetture (categoria M1) a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e/o comunque potenza massima pari o superiore a 70 kW”.

Tornando alla sospensione della patente, va specificato che nel caso di multa per grave eccesso di velocità (o altre infrazioni che prevedono il decurtamento di punti), questa verrà sospesa nel caso si abbiano già meno di 20 punti per un periodo compreso tra i 7 e i 15 giorni, a seconda di quanti punti ancora si possiedano. Periodo che raddoppia se a causa di quei comportamenti si è causato un incidente.

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