Linate? No, meglio Malpensa. E allora il Ponte sullo Stretto? È passata giusto una settimana dalla morte di Silvio Berlusconi e sindaci, ex sindaci e presidenti di regione (di centrodestra) fanno a gara per intitolare alla sua memoria pubbliche infrastrutture. Esistenti e non, poco importa. Una gara che sembra sia appena iniziata, considerando l’escalation. Secondo il sindaco di Apricena Antonio Potenza, nonostante piazza Duomo piena per metà durante i funerali di Stato, si tratta di “cristallizzare l’ondata di affetto nei confronti dello statista”. Ed è proprio la cittadina in provincia di Foggia ad accaparrarsi l’onore del primato toponomastico, decretando l’addio al nome di via Monza, che sarà intitolata al leader di Forza Italia.

A seguire si è fatto sentire l’ex primo cittadino di Milano Gabriele Albertini con la proposta dell’aeroporto di Linate, accolta “con grande interesse” dal ministero delle Infrastrutture, fanno sapere dal dicastero guidato da Matteo Salvini. “Se si scegliesse un aeroporto sarebbe più adeguato Malpensa“, ha ribattuto l’ex presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione. “Mentre Linate esiste da cent’anni, il moderno Malpensa lo abbiamo fatto io e Berlusconi, lui da presidente del Consiglio, io da presidente di Regione – ha spiegato motivando l’azzardo – Quindi era il suo aeroporto, oltre che il mio”. E se Malpensa proprio no, come dimenticare i successi con il Milan: “Penserei – ha aggiunto – anche allo stadio di San Siro”.

E poi, come trascurare il vantaggio del più semplice aggiramento delle regole? “A differenza di una via o una piazza, non ci sono regole su quanti anni devono passare dalla morte, quindi non sarebbe necessaria alcuna deroga. Basta una decisione dell’amministrazione”, ha spiegato Formigoni lo scorso 17 giugno, dopo che il sindaco Giuseppe Sala aveva fatto sapere di non essere intenzionato a chiedere una deroga alla regola dei dieci anni dalla morte per l’intitolazione di una via di Milano al fondatore di Forza Italia.

E mentre arriva il “sì” appassionato da parte della Giunta regionale lombarda alla proposta di Attilio Fontana di intitolare all’ex cavaliere il Belvedere di Palazzo Lombardia, una ben più avveniristica proposta giunge ad ingrossare le fila dei tributi in lista per l’ex presidente del Consiglio, condannato per frode fiscale: “Io gli intitolerei il Ponte sullo Stretto di Messina”, ha fatto sapere dagli studi di La7 Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia. Del resto, prosegue la sottosegretaria: “È normale che ci siano tanti sindaci e tantissimi cittadini che hanno il desiderio di tributargli una strada, una piazza, un aeroporto. Il presidente Silvio Berlusconi ha fatto tanto bene a questo Paese e a tanti italiani, non soltanto dal punto di vista politico e imprenditoriale, ma soprattutto dal punto di vista sociale e umano”. Nella ridda di rilanci, ecco allora l’invito di Formigoni: “Serve fare ordine”.

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