Il piano strategico di GM per il Nord America è improntato sulla neutralità tecnologica. Lo certifica, nei fatti, il doppio approccio commerciale del colosso statunitense. Dopo la Ford, infatti, anche la General Motors ha stretto un accordo con Tesla per consentire ai propri clienti con auto elettriche di accedere alla rete nordamericana dei Supercharger, i caricatori ad alta velocità che hanno contribuito a fare la fortuna di Elon Musk.

Sicché, già dal 2024, gli acquirenti di auto a batteria by GM potranno accedere a oltre 12 mila stazioni di ricarica Tesla utilizzando uno specifico adattatore. Quindi, l’accordo consentirà alla General Motors di ampliare la sua rete di colonnine, arrivata a contare più di 134 mila punti (dei quali quasi 13 mila sono “veloci”) e di inserire i Supercharger all’interno del sistema di geolocalizzazione della propria app per la ricarica.

“Questa collaborazione con Tesla è una parte fondamentale della nostra strategia e un importante passo avanti per espandere rapidamente l’accesso ai caricatori veloci per i nostri clienti”, spiega in una nota ufficiale Mary Barra, presidente e amministratore delegato di GM: “Non solo contribuirà a rendere più fluida la transizione ai veicoli elettrici per i nostri clienti, ma potrebbe aiutare a spostare il settore verso un unico standard di ricarica nordamericano”.

I motori termici sono già storia del passato, quindi? Niente affatto perché, pur essendo impegnata nel trovare e proporre soluzioni di mobilità alla spina, GM continuerà a produrre e commercializzare modelli con propulsori benzina e diesel. Lo conferma l’investimento da 632 milioni di dollari destinato allo stabilimento di Fort Wayne, nell’Indiana: sono stati stanziati per costruire la prossima generazione di pick-up leggeri con motori a combustione interna, ovvero le future generazioni di Chevrolet Silverado 1500 e GMC Sierra 1500, tra i preferiti dagli utenti nordamericani.

“Questo investimento riflette il nostro impegno nei confronti dei nostri fedeli clienti e del duro lavoro del team dedicato di Fort Wayne per costruire i pick-up a propulsore termico di prossima generazione”, spiega in una nota ufficiale Gerald Johnson, executive vice president global manufacturing and sustainability di General Motors. L’obiettivo è fornire ai clienti un “vasto portafoglio di veicoli con motore a combustione interna per gli anni a venire”. Dal 2013, GM ha annunciato quasi 2 miliardi di dollari di investimenti per Fort Wayne e oltre 2,8 miliardi di dollari nelle operazioni di produzione dell’Indiana.

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