Michele Santoro e Marco Travaglio rievocano la celebre puntata di Servizio Pubblico, andata in onda il 10 gennaio 2013 e avente per protagonista unico Silvio Berlusconi. Nel corso di Otto e mezzo (La7) entrambi i giornalisti invitano a guardare l’intera trasmissione, di cui si ricorda solo la scena in cui l’ex Cavaliere pulisce la sedia su cui era seduto il direttore del Fatto Quotidiano.

“Quella trasmissione era un po’ come la partita Italia-Germania – spiega Santoro – perché fece il 33% di ascolti su La7, il che equivaleva al 95% su Rai Uno. Quella sera Berlusconi era molto teso e preoccupato, tanto che dietro le quinte c’era Zangrillo che lo vigilava con grande attenzione. E io, che sono soprattutto un uomo di spettacolo come lo era Berlusconi, ero preoccupato per l’andamento della serata, perché temevo che Berlusconi crollasse”.

E continua: “Infatti ho fatto un inizio molto stuzzicante e allegro per tirare su Berlusconi. Poi lui è venuto fuori da protagonista qual era e si è preso anche la sua scena. Ma dopo quella puntata ha perso molti voti. A un certo punto, durante l’intervallo pubblicitario, lui mi ferma, mi tira per la giacca e mi fa: ‘Michele, ma come ci stiamo divertendo’. Questo ti dice come era il personaggio. L’empatia di cui parla Bersani è proprio questa. Era appena morto mio padre e appena glielo dissi, mi mise la testa sulla spalla e cominciò a piangere a dirotto. Poi ovviamente – sottolinea – Berlusconi ha fatto tante cose che non gli posso perdonare e che non gli perdonerò mai. Non sono cattolico e non è da me il perdono, ma avremo tanto tempo per parlare di una figura così complessa”.

Gli fa eco Travaglio: “La scena della sedia non la vissi in diretta perché fui l’unico in quella sera a scoprirlo dopo. Quando Berlusconi mi fece alzare, io mi girai per salire su una torre nello studio e quindi non vidi quello che successe. Quello fu un colpo di teatro. Tra l’altro, Berlusconi era un uomo che ha portato il teatro in televisione. Io feci ben due interventi con cui gli dissi in faccia tutte le cose che nessuno in tv in questi 30 anni ha mai osato dirgli. E non solo – conclude – nessuno ricorda neppure il seguito di quella trasmissione, perché ancora oggi c’è qualche frescone che dice che Berlusconi guadagnò un sacco di punti. In realtà, Berlusconi perse 6 milioni e mezzo di voti alle elezioni che si tennero il mese successivo. E non è assolutamente vero che la vittoria della Meloni sia la vittoria di Berlusconi ma è la sua più grande sconfitta. Berlusconi disprezzava la Meloni“.

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