Se già quanto evidenziato non fosse sufficiente, aggiungiamo che è stato osservato che il dolcificante in questione e il suo metabolita possono avere conseguenze significative sull’intestino, e in particolar modo sulle cellule epiteliali che ne rivestono la superficie, rendendole “permeabili” perché ne danneggia le connessioni. Che significa? “Un intestino che perde è problematico, perché gli elementi che normalmente verrebbero espulsi dal corpo nelle feci stanno invece fuoriuscendo dall’intestino e sono assorbiti nel sangue”, ha sottolineato Schiffmann. Non sorprende quindi che in base a questi risultati, la ricercatrice sottolinei che è “tempo di rivedere la sicurezza e lo stato normativo del sucralosio, perché stanno aumentando le prove che il consumo di quetsta sostanza comporta rischi significativi”. La studiosa incoraggia perciò le persone a evitare i prodotti contenenti il sucralosio, perché “è qualcosa che non si dovrebbe mangiare”.

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Cibi e bevande a zero calorie, scatta l’allarme per il dolcificante usato: “Può provocare danni al Dna e provocare l’intestino permeabile”

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