Un furto sventato grazie all’aiuto della tecnologia: il finalista di Wimbledon Nick Kyrgios ha aiutato la polizia australiana a fermare il responsabile del furto della sua auto, una Tesla Model X, grazie ad un’applicazione installata sul suo smartphone. Secondo quanto riportato dalla tv australiana Abc, il ladro ha fatto irruzione nell’abitazione del tennista, a Canberra, dove si trovava la madre dello sportivo. La donna, intimorita e minacciata con una pistola, è stata costretta a consegnare le chiavi della Tesla, di proprietà del figlio.

A quel punto il ladro è fuggito a bordo dell’auto, mentre la madre ha immediatamente contatto Kyrgios per informarlo dell’accaduto. È a quel punto che è entrata in gioco la tecnologia: il ladro ignorava infatti l’esistenza di un app di gestione della Tesla, che Kyrgios aveva scaricato sul proprio cellulare, e che permette anche da remoto di inserire un limite alla velocità della vettura. Il tennista quindi ha prima contattato la polizia e poi ha rintracciato e rallentato “a distanza” la sua Tesla, permettendo alle forze dell’ordine di raggiungere agilmente il ladro.

L’uomo, un 32enne, è stato arrestato: su di lui pendono le accuse di rapina aggravata, mancato fermo alla richiesta della polizia, guida di un’auto senza patente e resistenza a pubblico ufficiale. Il tribunale di Canberra gli ha negato la libertà su cauzione.

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