“La memoria corre, necessariamente, a una città, Gdansk (Danzica) che per ben due volte, nel ‘900, ha segnato la storia della Polonia. Il “piano bianco” del 1939 con l’aggressione alla città da parte del regime nazista e l’avvio, nel 1988, dai Cantieri, del processo di affrancamento dal regime comunista. ‘Morire per Danzica?’ ci si interrogava in Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale. Il seguito di queste incertezze è noto”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Università Jagellonica di Cracovia in occasione della visita di Stato in Polonia. “Come costruire la pace, come realizzare un sistema rispettoso dei diritti di ogni Stato, in grado di irradiare intorno a sé valori positivi di cooperazione, come avvenuto nei decenni con la Ue e con la Nato, organismi che hanno proiettato sicurezza, assicurando stabilità e sviluppo? – ha aggiunto – La Polonia è testimone eccellente di questi processi, capofila di quello che portò alla liberazione dal giogo sovietico numerosi Paesi dell’Europa centro-orientale”
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