Una decina di attivisti di Ultima Generazione, il movimento ambientalista, questa mattina intorno alle 8, ha bloccato il traffico a pochi passi da Ponte Milvio, in viale Tor di Quinto. “Questo è il minimo che possiamo fare – dice una manifestante reggendo uno striscione con la scritta “Non paghiamo il fossile” – per chiedere ai governi di spostare quei 41,8 miliardi di euro all’anno che vanno nel fossile e di investirli in progetti di transizione ecologica“. Il blocco ha scatenato la rabbia di alcuni automobilisti e di qualche passante che rivendicavano la necessità di andare a lavorare, ma ha suscitato anche qualche commento solidale: “Auspicherei che si parlasse di più dell’emergenza climatica – spiega una donna che a causa della protesta è scesa dall’autobus e ha continuato la strada a piedi – questo potrebbe essere un modo, perché purtroppo quelli più moderati non funzionano”.
L’azione è durata circa una ventina di minuti dopo i quali diverse volanti della polizia sono arrivate sul posto e hanno spostato i manifestanti di peso, caricandoli sulle auto. Qualche giorno fa la costola veneta del gruppo Ultima Generazione è stata accusata dalla Procura di Padova di associazione a delinquere per le occupazioni stradali, l’uso di vernice lavabile contro monumenti e per l’incatenamento alle transenne della Cappella degli Scrovegni, sempre a Padova. I membri del movimento rischiano pene da uno a cinque anni. È la prima volta che un’accusa del genere viene rivolta a degli attivisti dell’ambiente.
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