L’aeroporto di Amsterdam Schiphol, uno dei più grandi d’Europa, abolirà i voli notturni e vieterà i jet privati entro il 2025, per limitare le emissioni di gas serra e l’inquinamento acustico intorno all’aeroporto. Si prevede, dunque, la chiusura quasi completa dello scalo tra la mezzanotte e le 5 del mattino. Le compagnie si erano già mostrate contrarie dopo che, a giugno 2022, il governo olandese aveva annunciato di voler portare i voli a 440mila all’anno (nel 2019 erano 500mila) ed anche il settore turistico teme impatti negativi sugli arrivi, soprattutto nei periodi estivi. E se anche altri aeroporti d’Europa hanno adottato negli ultimi anni alcune restrizioni sui voli notturni, è pur vero che si tratta di città che possono contare su scali.

Greenpeace: “Ora si vietino anche in Italia e in tutta Europa” – “Un’ottima notizia per il clima del pianeta e anche la salute delle persone che abitano nei dintorni, dal momento che i jet privati sono la forma di trasporto più inquinante che esista”, commenta Federico Spadini della campagna Trasporti di Greenpeace Italia che, con una petizione rivolta al governo italiano, ha già chiesto il divieto dei jet privati e l’introduzione del biglietto climatico per un trasporto pubblico più sostenibile e accessibile tra le misure concrete contro la crisi energetica e climatica. “Se vogliamo evitare la catastrofe climatica dobbiamo ridurre immediatamente i consumi di combustibili fossili, a partire da quelli più superflui. Ora è il momento – aggiunge Spadini – di vietare i jet privati anche in Italia e in tutta Europa”.

Nel 2022 raddoppiati i voli di jet privati in Europa – Proprio nei giorni scorsi l’ong ha pubblicato un rapporto, svelando che nel 2022 i voli dei jet privati in Europa sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, con emissioni di CO2 pari a quelle di 555mila residenti in Europa. E si stima che circa un volo privato su dieci in Europa sia partito dall’Italia. D’altronde, come ha raccontato ilfattoquotidiano.it, solo nella prima giornata del Vinitaly almeno cinque aerei privati sono atterrati all’aeroporto di Verona. Alcuni percorrendo delle brevissime distanze. È emerso dal monitoraggio di Jet dei ricchi, il gruppo di ricercatori che tramite account social aggiorna costantemente sul traffico aereo in Italia dei voli privati. Arrivavano, infatti, da Ancona, Venezia, Perugia, Tirana e Parigi. In particolare, il Falcon arrivato da Perugia, pare abbia passato “il resto della giornata – riportava l’account Twitter Jet dei ricchi – orbitando sopra Verona senza scopo apparente”, inquinando “5,5 tonnellate di CO2, quasi quanto una persona in un anno”.

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