Una ragazza di 15 anni avrebbe spinto la plasticità del nostro cervello fino a frontiere davvero eccezionali, riuscendo a sopravvivere con solo metà cervello che gli consentirebbe comunque una serie di funzioni cognitive. Le potenzialità di adattamento del cervello sono ben note. La capacità di variare funzione e struttura non solo durante il suo periodo di sviluppo, ma anche durante la vita adulta, così da fronteggiare danni anche rilevanti rappresenta una delle più straordinarie caratteristiche di questo nostro organo. Ma nel caso di Mora Leeb si sarebbe davvero ai limiti tra i più elevati di queste potenzialità. La sua storia, riportata da diverse testate statunitensi, confermerebbe ancora una volta di più l’affascinante grandezza della “macchina umana”. Stante ai media Usa, Mora quando aveva 9 mesi fu sottoposta ad un intervento che portò alla rimozione del lato sinistro del cervello. Eppure ora, a 15 anni, Mora sarebbe in grado di giocare a calcio, di raccontare barzellette, e per molti versi, seppur con le dovute differenze, riuscire a vivere la vita di una adolescente. “Posso essere descritta come una ragazza con il bicchiere mezzo pieno”, questa una dichiarazione autoironica a lei attribuita, riportata da “NPR”. Certo questa stessa dichiarazione sarebbe stata pronunciata una parola alla volta e con lentezza, segno di un cervello che ha dovuto riorganizzare i suoi circuiti linguistici. Tuttavia, in misura notevole, l’emisfero destro di Mora sarebbe riuscito ad assumere compiti solitamente svolti sul lato sinistro, sfruttando al massimo la plasticità cerebrale.

Sempre secondo quanto riportato dai media americani, Mora è nata nel settembre del 2007. E per i primi mesi sembrava una bambina normale. Sfortunatamente a un certo punto del terzo trimestre di gravidanza, Mora ha sofferto in grembo un grave ictus nella parte sinistra del cervello. All’inizio del 2008, ha iniziato ad avere crisi epilettiche che sono diventate sempre più frequenti. I medici hanno ordinato una risonanza magnetica e hanno scoperto che la maggior parte delle cellule del suo emisfero sinistro erano morte. Quelle che rimanevano causavano i ripetuti attacchi. Per far fronte alla situazione i genitori hanno deciso di spostarsi dal New Jersey, Usa, alla Cleveland Clinic, dove il dottor William Bingaman ha eseguito un’emisferectomia , per rimuovere la maggior parte del tessuto sul lato del cervello colpito. L’organizzazione di un tipico cervello umano è controlaterale, il che significa che il lato sinistro del cervello è collegato ai nervi motori e sensoriali che controllano il lato destro del corpo. Quindi Mora era inizialmente paralizzata sul fianco destro. In più poiché ciascun emisfero si specializza nell’elaborazione di determinati tipi di informazioni o comportamenti specifici, Mora aveva perso le aree del cervello che svolgono di solito un ruolo fondamentale nella produzione e comprensione del discorso. Ciò significava che il suo cervello destro avrebbe dovuto assumersi questi lavori se avesse mai avuto intenzione di portare avanti una conversazione o leggere un libro.

Fortunatamente i genitori non si sono persi d’animo e hanno fornito alla figlia i migliori servizi di riabilitazione a loro disposizione. Mora è stata seguita tra gli altri da un fisiatra e da un logopedista. Ha ricevuto terapia fisica, e costante attenzione e gradualmente ha iniziato a migliorare. Mora aveva 6 anni e mezzo quando ha iniziato a usare le frasi. Quando ha avuto il suo bat mitzvah, è stata in grado di tenere un breve discorso sul vivere con mezzo cervello. Naturalmente questo non vuol dire che non ci siano gravi difficoltà per lei, come ricorda la dottoressa Lisa Shulman, pediatra per lo sviluppo neurologico presso il Children’s Hospital di Montefiore a New York, intervistata da “NPR”. “Parla ed elabora le parole molto lentamente”, dice la Shulman Questo è comune tra le persone di tutte le età che hanno una lesione al lato sinistro del cervello, aggiunge: “Quando perdi quel lato sinistro, che controlla molto il funzionamento motorio, può avere un impatto sulla bocca, sulla lingua, sul palato”. Mora rimane debole anche sul lato destro del corpo e talvolta fatica a rilevare le sfumature nel linguaggio o a comprenderne il senso senza un aiuto. Ciò detto la stessa Shulman ha sottolineato la continua evoluzione di Mora, ed è convinta che la plasticità anche di un cervello a metà possa ancora portarla molto lontano.

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