Un omino che getta nel cestino falce e martello e svastica accompagnato dallo slogan “La miglior difesa contro squadristi, anarchici e delinquenti sono gli schiaffi educativi e non le manifestazioni”. Ha scelto questa formula il sindaco di Quarona (Vercelli), il leghista Francesco Pietrasanta, per promuovere un corso di difesa personale gratuito organizzato dal Comune e rivolto a tutti i residenti dai 16 ai 65 anni. Gli iscritti fino a lunedì erano 11 (Quarona conta meno di 4mila abitanti). Il corso si svolgerà nella palestra di una scuola elementare e si insegneranno “tecniche di difesa attive e passive, prevenzione e consapevolezza”. “Era già un’idea che avevamo nell’Amministrazione a scopo di prevenzione e utilità sociale, ma con i cortei di Firenze e Torino è subentrata l’esigenza di farne anche una provocazione politica – spiega Pietrasanta – Queste manifestazioni mettono in difficoltà una certa parte politica, perché sono sempre monocolore e dividono il mondo in buoni e cattivi. Invece dovremmo schierarci contro tutti i tipi di delinquenza”. Da qui lo “schiaffo educativo” che campeggia sul volantino, del quale circolano due versioni: una, più sobria, realizzata con una pro loco del biellese e quella eccentrica pubblicata sul sito del Comune, con il sindaco in primo piano. “Le manifestazioni vanno benissimo, per carità, ma quando poi rovinano la vita delle persone perbene bisognerebbe anche reagire”, chiosa.

L’ex sindaco di centrosinistra Sergio Svizzero, oggi all’opposizione, non è sorpreso dall’iniziativa del suo successore: “Già in passato abbiamo assistito a voli pindarici di questo tipo, con il sindaco che chiama tutti alla legittima difesa, forse per farsi notare dai dirigenti nazionali. Ha solo seguito la moda dei giovani dirigenti leghisti”. La minoranza presenterà un’interrogazione al prossimo consiglio per chiedere conto dell’iniziativa e dei soldi spesi per pubblicizzarla, anche con inserzioni sui giornali locali. “Valsesia è medaglia d’oro della Resistenza: il sindaco ripassi la storia e pensi ad amministrare, che alla pedagogia ci pensa qualcun altro”, dichiara a ilfattoquotidiano.it. Anche la Cgil provinciale ha preso posizione con un comunicato stampa. “Quale triste infanzia – scrivono i delegati – potrà mai aver vissuto il signor sindaco, se è convinto che gli schiaffi siano il migliore strumento per educare. Un’educazione che lo ha portato a proporre simili idiozie”. E ancora: “La legittima difesa è sì un diritto che va attuato collettivamente, ma difendendo con parole e comportamenti, l’uguaglianza, la solidarietà, il diritto, la giustizia, la legalità”. “In uno Stato democratico come il nostro – sottolinea ancora il sindacato – che fa della Costituzione repubblica la propria stella polare, la sicurezza e la tutela dei cittadini hanno precisi assegnatari istituzionali: se un sindaco non riconosce tali riferimenti, al punto da credere che la sicurezza pubblica si affidata al libero arbitrio di ciascuno, tocca sì seriamente preoccuparsi e difendersi da simili asserzioni”.

Oltre a finire sui giornali, le parole di Pietrasanta hanno provocato qualche malumore anche nell’associazione incaricata di tenere le lezioni, dove da anni si svolgono corsi di autodifesa senza particolare connotazione politica. “Nel mio corso punto sulla prevenzione: c’è molta teoria e qualche modulo pratico – spiega Leonardo, un professionista che da 20 anni insegna tecniche di difesa personale – Insegno come comportarsi quando si è pedinati o inseguiti in auto, come difendersi in caso di stupro. Naturalmente insegno anche un po’ di tecniche attive, come ultima spiaggia, quando uno è costretto a usare le mani”. Niente a che vedere, quindi, con lo “schiaffo educativo” per domare anarchici e squadristi. “Il sindaco – commenta ancora Leonardo – ha fatto scrivere questa cosa sugli anarchici, ma uno può essere aggredito da chiunque, anche da un marito in casa”.

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