“L’inchiesta della procura di Bergamo sul Covid? Le indagini sono sempre positive, ma il processo penale non basterà ai parenti delle vittime per accertare le responsabilità morali, etiche e politiche di quanto è accaduto. Anche il pm ha dovuto ammettere di non essere molto convinto della solidità delle sue accuse”. Così Marco Travaglio, ospite di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi, ha commentato la chiusura delle indagini sulla prima fase della pandemia di Covid-19 che vede indagati a vario titolo nomi di primissimo piano come l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente della Lombardia Attilio Fontana, l’allora assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera e vari medici e dirigenti, tra cui il direttore del Consiglio superiore di sanità Silvio Brusaferro, Franco Locatelli, componente del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità. “Quando si fanno delle indagini per scoprire che cosa è successo e se qualcuno ha commesso dei reati, sono sempre felicissimo. Se si raccolgono documenti, anche con mezzi invasivi come quelli che ha a disposizione la magistratura – sequestrare carte, acquisire chat – per far venir fuori cose, retroscena, io sono sempre contento. – ha spiegato il direttore de Il Fatto Quotidiano – Infatti, ho deciso di scrivere (un editoriale, ndr) non perché era uscita la notizia, tra l’altro anticipata dal mio giornale, di questa conclusione dell’indagine di Bergamo, sulla quale mi riservo ovviamente di leggere le carte quando saranno a disposizione, ho deciso di intervenire perché ho letto l’intervista del procuratore di Bergamo Antonio Chiappani che mi ha lasciato un po’ esterrefatto: nemmeno lui crede nella solidità della sua indagine e dice: ‘Deposito comunque tutto, anche le responsabilità sociologiche, morali, politiche, amministrative eccetera, per rispetto delle vittime‘. Attenzione! Per rispettare i parenti delle vittime, che piangono da tre anni i loro morti e chiedono giustizia, bisognerebbe spiegare loro che il processo penale non può arrivare a coprire tutte le responsabilità. – ha proseguito il giornalista – Perché se poi quell’indagine non è solida, come lo stesso procuratore sembra far capire, e verrà decimata in sede di udienza preliminare o di tribunale dei ministri con assoluzioni, proscioglimenti, archiviazioni, poi le vittime avranno un dolore e una frustrazione in più. Perché tu hai mostrato loro degli scalpi molto famosi che poi le vittime vedranno scomparire. E l’effetto sarà quello della sentenza di Rigopiano, con le vittime furibonde nei confronti del giudice, magari sospettato di avere voluto insabbiare i potenti. Quindi io, sulla base dell’intervista del procuratore, avrei preferito che fosse stato lui a fare la scrematura delle cose, perché poi quell’inchiesta è davvero piena di fatti gravissimi, di comportamenti chiaramente da sottoporre a un processo penale“, ha concluso Travaglio.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

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